CRISI ABC, M5S LATINA: “CELENTANO AFFONDA L’AZIENDA”

Crisi ABC: “Bilanci non approvati e potenziali cause di scioglimento obbligatorio. L’amministrazione Celentano affonda l’azienda, lasciata senza guida: il tempo della propaganda è finito, è necessaria chiarezza e trasparenza”

Tre anni senza bilanci previsionali hanno compromesso la continuità aziendale, mentre la gestione in esercizio provvisorio ha trasformato Latina in una città abbandonata al degrado e messo a ferro e fuoco i lavoratori.

Con il dovuto rispetto istituzionale, non posso che respingere l’invito della Sindaca Celentano ad “abbassare i toni” sulla vicenda ABC. Soprattutto se accompagnato dalla retorica del “lavoro senza sosta, giorno e notte”, mentre la città affonda sotto il peso di un’emergenza gestionale che da mesi denuncio pubblicamente, con atti formali, interventi in Aula e richieste di accesso agli atti.

Mi chiedo: dov’era la Sindaca quando, un anno fa, lanciavo l’allarme in Consiglio Comunale sui rischi gravissimi legati alla mancata approvazione dei bilanci di previsione di ABC?

Bilanci 2023 e 2024 che mi sono stati trasmessi solo a seguito di accesso agli atti– nonostante per legge debbano essere sottoposti alla valutazione e approvazione del Consiglio.

E il bilancio di previsione 2025? Mai pervenuto, nonostante la mia richiesta protocollata da quasi un mese sia ad ABC che al Comune.

Una violazione evidente del regolamento comunale, che impone risposta entro 15 giorni ai Consiglieri.

Non si tratta di bozze, come sostenuto in Commissione dall’Assessora Nasti, ma di documenti contabili completi, che ci sono stati sottratti, nascosti, negati. Un atto gravissimo di opacità istituzionale.

Nel frattempo, ABC è rimasta priva di bilanci di previsione per tre anni consecutivi – 2023, 2024, 2025 – tutti sotto l’Amministrazione Celentano.

Conseguenza? L’azienda è costretta da oltre due anni a operare in regime di esercizio provvisorio, senza possibilità di investimento né di nuove assunzioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti:

turni insostenibili per i lavoratori,

riduzione dei passaggi per la raccolta rifiuti,

stato di agitazione continuo del personale,

città sommersa da rifiuti, polloni ed erbacce sui marciapiedi,

e ultimo, ma non meno importante, TARI alle stelle!

Ma i punti più gravi, che continuo a denunciare da mesi, inascoltata, sono la compromessa continuità aziendale e la lunga inattività dell’assemblea del socio pubblico, in tema di bilanci della partecipata. Entrambe cause di scioglimento obbligatorio dell’azienda, secondo la normativa.

Siamo ancora in tempo per evitare il tracollo? Oppure la maggioranza sta solo prendendo tempo, nella speranza di scaricare su altri le responsabilità di una gestione fallimentare?

E nel frattempo, cosa ha fatto la Sindaca?

Cosa ha fatto l’Assessora Nasti?

Cosa ha fatto il CdA di ABC, l’Organo di Revisione, l’Organismo di Vigilanza, il Controllo Analogo?

Poco, o nulla.

Se non nominare un Presidente del CdA (Palmerini) dichiarato inconferibile dall’ANAC.

E autorizzare – come sembrerebbe dagli atti – assunzioni in violazione delle norme, perché effettuate in regime di esercizio provvisorio.

In questo scenario desolante, fa sorridere amaramente che l’unica energia della Giunta Celentano sia stata dedicata a riesumare presunte irregolarità della passata amministrazione – colpevolmente sorvolando sul proprio macigno di responsabilità.

Le assunzioni e le progressioni di carriera del passato? Forse dovevano passare in Consiglio, vedremo.

Ma, come confermato anche dalle sigle sindacali, erano necessarie, legittime e di diritto. Appare evidente che la maggioranza si sia concentrata “sulla pagliuzza, ignorando la trave che ha conficcata nell’occhio” e lo fa invocando la Corte dei Conti per le questioni del passato, senza valutare anche – e soprattutto- quelle presenti.

Solo nel 2023 ABC, obbligata a chiudere in pareggio di bilancio, ha conseguito oltre 1 milione di utile, pagando 450.000 euro di tasse e aumentando la TARI per i cittadini due volte in otto mesi. Aumenti delle bollette andati oltre quelli autorizzati da ARERA.

Il tutto, senza un reale miglioramento del servizio.

Ecco i fatti. Il resto è propaganda.

Per due anni, l’Amministrazione Celentano ha avuto tempo e legittimità politica per intervenire.

Non lo ha fatto.

Ora, il danno è compiuto e sotto gli occhi di tutti.

Rovistare nel passato per cercare colpe non basta a coprire le responsabilità presenti.

Per questo chiediamo con urgenza:

1. Un piano di risanamento chiaro, pubblico e partecipato, per affrontare le vere criticità: conti, servizi, e struttura.

2. Tutele concrete per i lavoratori, che non possono pagare il prezzo dell’incompetenza politica.

Non ci sono più alibi.

Chi ha responsabilità, parli con chiarezza o faccia un passo indietro.

La sensazione è che la Sindaca sino ad ora non sia stata adeguatamente informata dai suoi più stretti collaboratori e solo oggi stia realizzando la gravità di una situazione che, nonostante la sua volontà di salvarla, potrebbe non essere più recuperabile e a pagarne le conseguenze sarebbe non solo l’amministrazione, che viaggia sul filo del rasoio, ma soprattutto, ancora una volta Latina.

Così, in una nota, Maria Grazia Ciolfi, consigliera comunale e capogruppo M5S Latina.

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