ABC, Bottoni (Codici): “Dallo studio di fattibilità derivano le responsabilità dei costi maggiori e servizio peggiore”
“È noto a tutti che CODICI da sempre ha espresso molte perplessità e riserve sul servizio di raccolta dei rifiuti impropriamente denominato “porta a porta”.
Solo chi non ha studiato lo studio di fattibilità commissionato alla Coop. Erica di Alba non poteva comprendere gli effetti dannosi che si sarebbero prodotti nel tempo, con i costi crescenti a carico della cittadinanza.
Invece, sarebbe stato sufficiente anche solo scorrere velocemente le quasi 700 pagine della “Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento prescelta (ex D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, art. 34 commi 20 e 21), presentata dalla Erica, ed approvata con 17 voti di maggioranza e 16 assenti l’8 agosto 2017, per intuire almeno due cose: 1) il servizio, così come prospettato, proposto ed approvato non era adattabile ad una città come Latina, per la composizione geografica e demografica del suo territorio; 2) i costi previsti erano del tutto fuori la realtà per una serie di fattori che sarebbe lungo elencare in questa sede.
Per comprenderlo, tuttavia, basta mettere a confronto ciò che è scritto a pag. 16 della “Relazione” con la realtà odierna: infatti, tra i “vantaggi associati alla tariffa puntuale” si sarebbe dovuto registrare “a) coscienza degli effetti economici della produzione dei rifiuti; b) riduzione della produzione totale; c) riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati; d) aumento della raccolta differenziata; e) incremento del tasso di purezza dei rifiuti riciclabili per frazioni omogenee distinte; f) contenimento delle spese per lo smaltimento; g) massimizzazione dei ricavi dalla vendita dei rifiuti riciclabili (contributi CONAI e altro)”.
Sembra di leggere il libro dei sogni, anzi, un libro che, per i cittadini è diventato un incubo, perché ha rappresentato soltanto l’inizio di una serie di problematiche che ancora oggi, dopo quasi 8 anni, non solo non ha portato quasi nessuno dei benefici attesi, ma sta comportando anche moltissimi disagi ai cittadini a cui è stata imposto il conferimento dei rifiuti attraverso i mastelli.
Infatti, questa parte dei contribuenti non beneficia della riduzione dei costi che ABC dovrebbe ottenere dall’impegno loro richiesto perché la parte più impattante, sotto il profilo economico, ossia la riduzione dei costi della TARI, è del tutto ignorata semplicemente perché non gli è mai stata applicata la tariffazione cosiddetta “puntuale”, cioè il riconoscimento degli introiti che ABC ricava dalla vendita dei rifiuti differenziati da essi conferiti, nella considerazione che contribuiscono alla riduzione dei costi derivamenti dalla minor produzione di rifiuti indifferenziati: in parole povere “cornuti e mazziati”, perché, oltretutto, sono assoggettati ad una serie di costi nascosti, già esaminati da Codici a cui i cittadini che conferiscono nei cassonetti stradali non debbono sottostare.
Allo stato attuale, invece che benefici si assiste ad una città sporca, ad una raccolta che lascia a desiderare, a costi che sono lievitati in maniera insopportabile, passando dagli iniziali stimati 18.015.293 euro all’attuale soglia di oltre il doppio e, da quanto è possibile comprendere, essi sono destinati ad aumentare ancora, forse superando addirittura la soglia di 45-48 milioni di euro, con un impatto economico a dir poco devastante a carico dei contribuenti.
Come si vede, se non si parte dal “peccato originale”, ben poco si potrà fare per portare la raccolta alle quote volute dalla vigente normativa, per far ritornare la città a gradi di pulizia ormai quasi dimenticati, con la sua immagine compromessa da spettacoli indegni soprattutto di un capoluogo di provincia, nonché seconda città del Lazio dopo Roma “caput mundi” ed i costi a livelli accettabili.
Codici auspica che l’amministrazione comunale di Latina e la politica tutta sappiano riconsiderare al più presto l’attuale sistema al fine di ottenere la ottimizzazione dei costi e dei ricavi perché non è più tollerabile che si assista ad una balletto di accuse e controaccuse, mentre il sistema continua a peggiorare, così come i costi a carico dei cittadini”.
Così, in una nota, il responsabile provinciale dell’associazione “Codici”, Antonio Bottoni.