CRIMINE E AFFARI, L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO CHIEDE L’ATTIVITÀ ISPETTIVA SU SPERLONGA

Sperlonga
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L’Associazione antimafia “Antonino Caponnetto” lancia un nuovo allarme sugli intrecci affaristiche delle organizzazioni mafiose in provincia

“Nel basso Lazio da anni il crimine organizzato ha messo radici e combina affari, e contrastare simili organizzazioni per gli uffici giudiziari locali è sempre più difficile; le mafie gestiscono ampie fette del mercato e generano insicurezza con estorsioni di vario genere ai danni delle aziende sane e dei privati; tali vicende sono confermate dal susseguirsi di inchieste e arresti e dalla mappa mafiosa pontina pubblicata nella relazione della Direzione Investigativa Antimafia. A conferma dell’ impegno espresso da oltre 20 anni dall’ Associazione Caponnetto, nel contrasto alle illegalitá e alle condotte estorsive Vi informiamo che il 25 giugno 2024, il Tribunale di Latina ha ammesso la Ns. Costituzione di parte civile in un Processo riguardante delle presunte estorsioni avvenute sul territorio di Sperlonga .

Anche l’Amministrazione comunale di Sperlonga è sempre più all’attenzione della cronaca nera locale e nazionale per via di un continuo susseguirsi di denunce e inchieste della magistratura per scandali edilizi, persistenti illegalità tecnico-amministrative e fenomeni di corruzione e/o concussione. Tutto ciò sembrerebbe fare emergere concreti e rilevanti presunti elementi indiziari su collegamenti diretti e indiretti dell’apparato amministrativo e di Governo del Comune di Sperlonga con consorterie malavitose. Collegamenti che potranno trovare conferma o smentita solo attraverso una mirata attività di accesso e ciò al fine di verificare la sussistenza degli elementi. Il 15 maggio 2024, abbiamo sottoposto alla valutazione del Prefetto di Latina e altre Istituzioni, alcuni elementi che giustificano a parere nostro l’avviamento di un’attività ispettiva, in grado di accettare in modo definitivo la sussistenza o meno di elementi, per l’eventuale applicazione della misura di rigore, di fatto prevenendo il concretizzarsi di condotte criminali sanzionabili in sede penale.

L’Associazione desidera fare emergere una insufficienza quantitativa delle forze investigative nel territorio e nelle Procure, nonché la necessità e l’urgenza di una ristrutturazione ed implementazione di esse allo scopo di affrontare adeguatamente il fenomeno criminale”.

Così, in una nota, il Coordinatore e Responsabile Area Pontina dell’Associazione Antimafia Antonino Caponnetto, Francesca Capponi.

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