Nell’ultimo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe aumentano nuovi casi, ricoveri e morti. La provincia di Latina tra quelle a più alta incidenza di contagi
Rispetto alla settimana precedente, si registrano 177.257 nuovi contagi (+42,3%); 882 morti (+33%) con una media di 126 al giorno rispetto ai 95 della settimana precedente), di cui 45 riferiti a periodi precedenti; 149 ricoveri in terapia intensiva (+17,3%); 1.218 ricoverati con sintomi (+17%); 85.383 persone in isolamento domiciliare (+29,5%) e 86.750 casi attualmente positivi (+29,2%). Il rapporto positivi/persone testate ha raggiunto il 28,1%, quello positivi/tamponi molecolari il 10,5% e quello positivi/tamponi antigenici rapidi l’1,2%.
Per quanto riguarda le forniture, al 22 dicembre (aggiornamento ore 07.18) risultano consegnate 110.723.050 dosi di cui 1.548.000 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. Mosti informa che “con la consegna di 2,9 milioni di dosi non pediatriche negli ultimi 7 giorni e l’attuale ritmo delle somministrazioni, calano le scorte di vaccini a mRNA per gli over 12 che si attestano a quota 2,68 milioni’. Relativamente alle 1,14 milioni di dosi residue di Moderna si ribadisce che la rendicontazione ufficiale non considera che per i richiami viene utilizzata solo mezza dose, ovvero le dosi disponibili potrebbero essere molte di più. Se, invece, si prendono in esame le somministrazioni, al 22 dicembre (aggiornamento ore 07.18) l’81% della popolazione (n. 47.994.929) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+298.827 rispetto alla settimana precedente) e il 77,9% (n. 46.145.529) ha completato il ciclo vaccinale (+170.174 rispetto alla settimana precedente).
La situazione nelle province. In tutte le Regioni, eccetto la Provincia Autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 12,4% del Friuli-Venezia Giulia al 86,3% dell’Umbria. In 54 Province l’incidenza supera i 250 casi per 100.000 abitanti: Imperia (861), Treviso (714), Vicenza (597), Venezia (556), Trieste (556), Padova (542), Rimini (518), Verona 451), Milano (450), Reggio nell’Emilia (438), Bolzano (433), Forlì-Cesena (424), Lodi (421), Monza e della Brianza (412), Varese (411), Pordenone (405), Savona (387), Verbano-Cusio-Ossola (386), Ravenna (385), Torino (370), Biella (370), Rovigo (356), Ancona (353), Aosta (353), Bologna (351), Gorizia (348), Pavia (339), Fermo (338), Reggio di Calabria (333), Como (333), Asti (330), Belluno (326), Mantova (322), Cuneo (318), Udine (315), Trento (314), La Spezia (312), Ferrara (306), Modena (304), Caltanissetta (302), Novara (298), Latina (292), Livorno (291), Genova (285), Pistoia (280), Messina (280), Brescia (280), Roma (276), Cremona (268), Napoli (268), Grosseto (264), Sondrio (264), Macerata (257) e Arezzo (254).
“Da oltre due mesi – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subìto una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell’8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un’impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante Omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente”.