COVID-19, SERMONETA: DI DIECI PIAZIENTI ALMENO LA METÀ LEGATI ALLA GELIT

Lo stabilimento della Gelit spa di Via Ninfina a Doganella

A Sermoneta sono dieci i pazienti risultati positivi rispetto al Sars-Cov-2: la maggior parte di questi ha sintomi tenui, uno addirittura guarito, e solamente in un caso si parla di ricovero presso una struttura ospedaliera. Fino al 3 aprile la città del Castello dei Caetani non presentava neppure un contagio, da quel giorno il bollettino Asl ha portato il centro dei Lepini a doppia cifra.

Eppure il sindaco Giuseppina Giovannoli non si era mostrata mai troppo tenera nella sua pagina Facebook e attraverso i media nei confronti dei trasgressori dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. I cosiddetti “furbetti”, che al dire della sindaca, andavano a fare la spesa lo stesso giorno una volta per le uova e l’altra il latte.

Giuseppina Giovannoli, sindaco di Sermoneta dal 2004 al 2014 e dal 2019 ad oggi.

Fino a Pasqua il numero dei casi (5) era ancora contenuto per un comune di poco più di 10mila abitanti, considerando che due di questi abitano in altro territorio pur essendo formalmente residenti a Sermoneta. Dal 13 aprile la progressione dei positivi è stata geometrica e in tutti questi ultimi casi si è trattato sicuramente di dipendenti dell’azienda di surgelati della Gelit di Doganella di Ninfa. Un link epidemiologico che ha toccato in misura importante, oltre al Comune di Cisterna in cui lo stabilimento è localizzato, anche Aprilia, Latina e Cori.  

Si tratta a questo punto di più di 40 pazienti sparsi in tutti i comuni del nord e del centro pontino, tra dipendenti e familiari, appartenenti a questo cluster. I primi casi accertati risalgono ai primi di aprile, da quei giorni l’Asl ha deciso di procedere con dei tamponi rinofaringei su tutti i lavoratori: quasi 200 e per lo più in isolamento domiciliare. Il personale medico sta tentando di ricostruire come si sia sviluppata la trasmissione del virus. Subito dopo che erano emersi i primi casi di contagio, era stata disposta la sanificazione dell’intera fabbrica sita al km 2700 di Via Ninfina e i vertici dell’azienda avevano deciso di sospendere la produzione. Il ciclo produttivo dopo la disinfezione dovrebbe riprendere all’inizio della prossima settimana, ma al momento il focolaio non sembra volersi arrestare.

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