Due sono gli stranieri di origini indiane appena rientrati dal proprio Paese e residenti nel Comune di Aprilia risultati quest’oggi positivi al Coronavirus della Sars 2. Da un articolo su Repubblica.it a firma di Clemente Pistilli (Coronavirus, un positivo a Latina: aveva detto di essere andato in un acquapark. E a Formia nuovo focolaio) si apprende che particolarmente controversa sarebbe la ricostruzione delle ultime ore trascorse da uno di questi. L’uomo di 37 anni, residente ad Aprilia e noto alle forze dell’ordine, si è sottoposto al tampone presso il Pronto Soccorso della Casa di Cura “Città di Aprilia”, dichiarando di aver trascorso parte della giornata al “Miami Beach” di Latina. Il frequentatissimo parco acquatico si trova precisamente a Borgo Piave, la porta nord del capoluogo pontino. L’uomo, senza attendere l’esito del tampone, si sarebbe a quel punto allontanato dalla struttura ospedaliera. Una volta che il tampone ha dato esito positivo il paziente, pur se con qualche difficoltà, sarebbe stato rintracciato e ricoverato.
L’Azienda sanitaria a quel punto ha fatto i tamponi a tutto il personale dell’acquapark, che è stato subito sanificato. Sempre l’Asl però non appare particolarmente preoccupata per il parco acquatico e per i frequentatori, sospettando che il 37enne non abbia detto la verità e che in realtà non si sia proprio recato in quella struttura, dando una simile informazione solo per celare dove effettivamente è stato prima di presentarsi al pronto soccorso. Lo straniero ha infatti lasciato anche alla clinica “Città di Aprilia” informazioni sbagliate sul suo indirizzo, indicando un campo rom a Roma, quando invece i Carabinieri lo hanno rintracciato in via dei Giardini. Sembra che prima di arrivare al ricovero le discussioni tra l’individuo e le Forze dell’Ordine siano state lunghe. “I tamponi sono stati fatti in via precauzionale. Stiamo parlando di un soggetto non attendibile. Noi al momento siamo tranquilli”, precisa il direttore generale dell’Asl di Latina, Giorgio Casati. Una vicenda su cui le indagini epidemiologiche sono in corso.
Riguardo invece i quattro nuovi casi di pazienti provenienti da Formia, si tratta di un nucleo familiare composto di 4 persone, padre, madre e due figli. Il sospetto in questo caso è quello che il contagio possa essere avvenuto durante una cena in una pizzeria del posto, a Gianola.