COVID-19 COSTRINGE ARES A RECLUTARE AUTISTI A PARTITA IVA TRA GLI INFERMIERI IN PENSIONE

118

Dopo la deliberazione 207 dello scorso 10 marzo con cui l’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 aveva affidato alla multinazionale statunitense del lavoro interinale Manpower l’incarico di reclutare a tempo determinato autisti di ambulanza, questa volta il direttore generale Maria Paola Corradi ha emanato un avviso di ricerca di personale per il conferimento di incarichi per una durata non superiore a sei mesi

Nel testo si legge che “con riferimento alle misure di contenimento dell’emergenza da COVID-19 e in attuazione del Decreto Legge 14/2020, dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 e dell’11 marzo 2020 nonché dell’ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. Z0003 del 06:03.2020 al fine di far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del virus, è indetto il presente avviso di ricerca tecnico Operatore Tecnico Specializzato-Autista di Ambulanza (ctg. BS) e Operatore Tecnico Specializzato Senior -Autista di Ambulanza (ctg. C), collocato in quiescenza, per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo o libero professionale”.

L’avviso è rivolto esclusivamente al personale infermieristico che ha sospeso la propria attività dal primo gennaio 2018, sostanzialmente operatori sanitari in pensione da 2 anni. Assunzioni per 30 euro all’ora nei confronti di lavoratori costretti ad aprirsi una partita IVA. Si tratta di domande da presentare entro 48 ore dalla pubblicazione del bando sul sito aziendale: vale a dire entro, e non oltre, il 18 marzo 2020. Una procedura speciale dettata quindi dall’emergenza Covid-19, ma destinata a non suscitare non poche polemiche tra le rappresentanze degli operatori 118.

In provincia di Latina è ancora il sindacato Confail a commentare in termini negativi la decisione:L’emergenza si può combattere con il personale qualificato quale autisti soccorritori, infermieri e soccorritori che operano nel campo dell’emergenza- urgenza. Capiamo l’esigenza di reclutare personale tecnico e sanitario per fronteggiare l’emergenza nazionale da COVID-19, ma non riusciamo a comprendere il modus operandi di ARES 118 Lazio, viste le modalità di reclutamento che stanno avvenendo nelle restanti regioni italiane. La Lombardia e qualche Asl della Provincia di Roma hanno espletato avvisi pubblici per incarico di lavoro autonomo per personale sanitario infermieristico. Nella nostra Regione si richiamano in servizio il personale in quiescenza per fronteggiare un’emergenza sanitaria globale”. 

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