Un video imbarazzante che circola sulle chat di Anzio e Nettuno: un giovane costretto a camminare nudo da un aguzzino
Le associazioni Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno e Reti di Giusitizia – Il Sociale contro le mafie hanno rilasciato nella giornata di oggi una nota, firmata dai due Presidenti, Edoardo Levantini e Fabrizio Marras, in cui “esprimono profonda preoccupazione per il video che da sabato circola su numerose chat ed online ad Anzio e Nettuno. Nel video un “regista”, che asserisce di essere uscito dal carcere da 4 settimane, fa sfilare un giovane nudo per il porto di Anzio, in violazione anche del coprifuoco, e persino davanti al comando della squadriglia navale della Gdf. Il regista (in possesso evidentemente di un mezzo di coercizione molto convincente) afferma: “Guardate il pagliaccio che mi ha rubato dentro la macchina. Si fa una passeggiata per Anzio nudo, questa si chiama disciplina. Guarda alla telecamera, sorridi. Ho detto che devi sorridere, sorridi – giù uno sganassone – Questa è la sua pischella, la figlia di Armando Di Silvio. Sorridi anche tu. Anzi se mi rode il c…, tanto sono uscito da quattro settimane dal gabbio, ci facciamo una bella passeggiata fino a Nettuno, che ne pensi?”
“La gravità del video ed il messaggio che si evidenzia – sottolineano Levantini e Marras – è palese in cui l’autore vuole “imporsi” sulle vittime in forza della sua carica d’intimidazione altrimenti non si spiega l’arrendevolezza delle vittime. Questa vicenda è di estrema gravità in un contesto dove già in passato sono emersi fatti di estrema gravità in un territorio dove il modello criminale di matrice mafiosa e camorristica è estremamente diffuso: da Anzio, a Nettuno ad Aprilia. Chiediamo alle forze dell’ordine un rapido chiarimento di questi fatti che non sono tollerabili in qualsiasi comunità civile“.
Nel video, il cui contenuto è piuttosto agghiacciante, si vedono questi due giovani, che parrebbero essere entrambi gravati da alcuni precedenti penali, camminare: la giovane Di Silvio tiene un pastore tedesco al guinzaglio, mentre il suo ragazzo, sui vent’anni, oltreché ad essere nudo, è visibilmente sotto choc.
L’Armando Di Silvio citato nel video non è il più noto boss di Campo Boario (Latina), soprannominato Lallà, sotto processo per associazione mafiosa presso il Tribunale di Latina. È probabile che si tratti, invece, della figlia di una famiglia dei Di Silvio di stanza nel quartiere di Corso Italia ad Anzio.