“Approvato dalla maggioranza De Lillis l’ennesimo debito fuori bilancio di 219 mila euro”, intervengono i consiglieri comunali d’opposizione Aristide Proietti e Evaristo Silvi
“Nel 2019 il Comune di Cori aveva un debito di oltre 357 mila euro con il CNS (Consorzio Nazionale Servizi che gestiva la raccolta dei rifiuti) per fatture non pagate e maturate nella precedente amministrazione del sindaco Conti. Nel luglio del 2019, il sindaco De Lillis sottoscrive un accordo transattivo con il CNS che prevedeva la rateizzazione in 24 rate, al tasso di interesse del 3%, per 370 mila euro, circa. Il termine per il saldo del dovuto era fissato per il mese di luglio del 2021.
Dopo aver versato 18 rate per un importo complessivo di 277.200,00 euro, l’amministrazione comunale, incomprensibilmente, interrompe i pagamenti, rimanendo inadempiente verso il CNS per circa 100 mila.
Nel 2023 il CNS, quindi, promuove un ricorso per Decreto Ingiuntivo per la somma di circa 306 mila euro, comprensiva del residuo importo ancora dovuto stante il mancato rispetto degli impegni assunti dal Comune di Cori, sia per ulteriori voci contabili, riferite a questioni ancora pendenti: fatture extra-piano (di cui non si conosce la natura), lavori svolti nell’isola ecologica e mai pagati.
Il Comune di Cori, invece di pagare ed evitare ulteriori spese alla collettività, ritiene di incaricare un avvocato per la modica somma di 12.500,00 per promuovere un’opposizione al decreto ingiuntivo.
Durante il giudizio di opposizione esperita dal Comune, Il Tribunale concede la provvisoria esecutività al CNS limitatamente alla somma di 181 mila euro, importo già riconosciuto dall’Ente come dovuto.
Il Legale incaricato, subentrato al precedente difensore, nelle more del giudizio, esprime il proprio parere sfavorevole sul prosieguo del giudizio di opposizione, riportato testualmente nella deliberazione di Consiglio Comunale, con il quale ritiene altissima, anzi certa, la probabilità di soccombenza, tanto che consiglia di transigere.
E’ evidente che il Comune ha promosso un’opposizione sapendo già che la somma a suo tempo non versata, fosse dovuta, avendo riconosciuto il debito nella transazione del 2019, così come era ben consapevole dei lavori svolti dal CNS e mai pagati.
La concessione della provvisoria esecutività parziale concessa dal Tribunale spinge il Comune a stipulare un ulteriore atto transattivo, con ben 6 anni di ritardo, determinando così la maturazione di interessi moratori non dovuti laddove il Comune avesse adempiuto alle obbligazioni assunte con l’originario accordo.
Pertanto, facendo due conti, il mancato rispetto degli impegni della scrittura privata del 2019 ha fatto sì che ai 277.200,00 euro delle rate pagate si siano aggiunti i 219.000,00 euro del debito fuori bilancio oltre le spese legali. Il tutto per un importo che complessivamente supera di gran lunga il mezzo milione di euro.
Tutto ciò considerato, appare evidente che l’attuale Amministrazione non sia gestita ai sensi del principio del buon andamento, sancito dall’art. 97 della Costituzione, che richiede che ciascuna Amministrazione operi in modo efficiente, efficace e razionale, al fine di perseguire al meglio l’interesse della collettività.
Ci chiediamo, quindi: perché l’Amministrazione comunale ha sottoscritto nel 2019 un accordo transattivo con un fornitore, riconoscendo la legittimità del dovuto, ma non lo ha rispettato?
La scelta dell’amministrazione di De Lillis, a onor del vero anche della precedente, è stata di non pagare le fatture di chi presta un servizio, nonostante la verifica in modo puntuale e preciso, della correttezza dell’erogazione, secondo quanto stabilito dal contratto.
Così, inevitabilmente, ci si trascina dietro situazioni debitorie che vengono affrontate con soluzioni che non sono mai favorevoli alla collettività, tanto per i costi aggiuntivi che si determinano, quanto per la qualità dell’interlocuzione con gli stessi fornitori.
Nel merito di quest’ultimo riconoscimento del debito fuori bilancio, ci sono numerosi aspetti che non sono stati chiariti, non ultimo la legittimità del riconoscimento stesso.
Lo stesso Revisore dei Conti nel rilasciare il proprio parere, ha testualmente dichiarato: Esprime parere favorevole, subordinatamente all’attivazione immediata dell’Ente per l’Azione di rivalsa nei confronti dei soggetti eventualmente responsabili di aver generato gli interessi passivi moratori.
Anche sul punto l’Assessore al Bilancio e il Sindaco nonostante le reiterate richieste di chiarimento formulate dai consiglieri di minoranza, Aristide Proietti e Evaristo Silvi, non hanno ritenuto di fornire alcun chiarimento, procedendo con tutta la maggioranza compatta, all’approvazione dell’ennesimo debito fuori bilancio!”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione Aristide Proietti e Evaristo Silvi.