CORI, LAVORI PUBBLICI: “ANCORA PROBLEMI FINANZIARI PER LA GESTIONE”, LA DENUNCIA DELL’OPPOSIZIONE

I Consiglieri di Minoranza, Aristide Proietti, Germana Silvi ed Evaristo Silvi denunciano la cattiva gestione

“La questione della sostenibilità finanziaria della enorme mole di finanziamenti ottenuti dal comune di Cori per le grandi opere è da tempo sotto osservazione delle minoranze, perché 26 milioni di euro (ma questo dato, in assenza di informazioni ufficiali certificate, è una semplice estrapolazione) rappresentano una posta altissima per il piccolo comune, soprattutto se si considera che questi finanziamenti richiedono anticipazioni di cassa per il 20%.

Nel dicembre 2023, dopo ingiustificati dinieghi da parte della Presidente del Consiglio Annamaria Tebaldi, e sotto la costante pressione della minoranza che fece anche ricorso al Prefetto, fu indetto un consiglio straordinario con all’ordine del giorno lo stato dei finanziamenti dei lavori pubblici.

Il consiglio, cosa gravissima, non è mai stato verbalizzato, non solo, recentemente, sono sparite da Facebook anche le registrazioni video di tutti i consigli comunali, tanto per non lasciare traccia.

Senonché, qualcuno aveva conservato quella registrazione video, e riascoltarla oggi, a due anni di distanza, è estremamente indicativa dell’approssimazione gestionale dell’Amministrazione di De Lillis e dei due assessori di competenza: Ennio Afilani per i lavori pubblici e Simonetta Imperia per il bilancio.

Come già emerse nel surreale consiglio straordinario del dicembre 2023, nel quale non fu prodotta nessuna relazione, ma furono confermati 2 milioni per le anticipazioni, la situazione è tuttora fuori controllo.

Infatti, qualche giorno fa, tutti i consiglieri, minoranze comprese, sono stati informati delle preoccupazioni dell’Assessore al Bilancio legate a “l’elevato ammontare dei pagamenti di lavori (NdR in  conto capitale) effettuato con entrare ordinarie e liquidità di cassa” e che pertanto chiede al responsabile dei lavori pubblici lo stato dell’arte, soprattutto l’esigibilità delle ultime tranche da incassare dagli Enti finanziatori e che sono state anticipate con le casse comunali. 

La risposta che arriva dal Responsabile dei LL.PP. è, a onor del vero, abbastanza indefinita, ma leggendo tra le righe, si capisce che l’Ente sta tuttora anticipando circa 1 milione e mezzo per le grandi opere. Saranno esaustive le rappresentazioni  dell’ingegnere Responsabile dei LL.PP.? Difficile saperlo senza la disponibilità, almeno, di un semplice strumento di controllo!

Una cosa è certa, in questi otto anni di Amministrazione De Lillis, niente si è fatto per mettere sotto controllo la gestione finanziaria delle grandi opere.

Ulteriore considerazione andrebbe fatta sulla regolarità dell’utilizzo di entrate ordinarie per pagare opere in conto capitale. Questa prassi non sarebbe regolare, a meno che nelle casse comunali non ci siano soldi in sovrabbondanza, ma non sembra essere questo il caso.

Non solo, nonostante le sofferenze finanziarie e di cassa generate dagli anticipi  per le grandi opere, si continua a presentare nuove richieste di finanziamenti. Basti pensare che nell’ultima settimana sono stati approvati 5 progetti per circa 3 milioni di euro, che, se approvati, richiederanno ulteriori anticipi. 

Una questione rilevante è l’incertezza. 

Incertezza, da una parte dei tempi di riscossione dei soldi anticipati per le rendicontazioni finali, tenuto conto che, per quanto è possibile capire in assenza di informazioni puntuali, molte opere sono concluse da anni con collaudo tecnico e amministrativo e pertanto non è chiaro perché non siano state ancora saldate. 

In altri casi, come per l’intervento di urgenza su un bene privato, non è dato sapere se l’Amministrazione stia procedendo per il recupero delle risorse investite, o in alternativa, per l’acquisizione a patrimonio di quel bene. 

Un ulteriore problema è rappresentato dalla cattiva gestione dei progetti, come nel caso del finanziamento di 200.000,00 € accordato dal MIUR nel 2021 ma mai incassato probabilmente perché non rendicontato o mal rendicontato, e quindi i costi dei lavori hanno gravato sulle casse comunali. 

È evidente che,  al di là di qualche inutile mugugno, la maggioranza di De Lillis continua ad avventurarsi in imprese faraoniche non sempre giustificate da reali necessità di intervento. Ma, si sa, la gestione di così tante risorse finanziarie pubbliche rappresenta una leva potente di consenso elettorale”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza, Aristide Proietti, Germana Silvi ed Evaristo Silvi.

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