CORI, L’ALTRA CITTÀ NON CI STA: “MAI AVUTO RISPOSTE SU DIVERSE QUESTIONI, ANDIAMO DAL PREFETTO”

Evaristo Silvi
Evaristo Silvi

La minoranza reputa opaca la gestione dell’amministrazione guidata dal sindaco De Lillis e per questo ha presentato numerose interrogazioni e accesso agli atti. Le risposte non sono mai arrivate.

“Siamo riusciti, ma solo a fronte di ripetuti solleciti e fuori tempo massimo, a far convocare il consiglio comunale straordinario e urgente per i lavori realizzati sul fosso della Catena – via delle Rimesse, dove, a solo un mese dall’inaugurazione di un’opera mastodontica costata 4,5 milioni di euro, si è verifica una frana – commenta Evaristo Silvi, capogruppo de L’Altra Città-. Dalle dichiarazione che i tecnici hanno rilasciato in consiglio, abbiamo avuto conferma che l’opera non è stata collaudata, si sono fatte opere non autorizzate – come la “passeggiata panoramica” – non sono state fatte le fogne che pure erano previste e soprattutto necessarie”.

Nel corso degli ultimi mesi la minoranza ha chiesto chiarimenti su molte questioni poco chiare.

Innanzitutto sulla gestione delle manifestazioni di promozione dei prodotti locali: la sagra del prosciutto cotto e Cori dell’olio e delle olive, che si sono tenuti a ottobre dello scorso anno e a gennaio.
La minoranza vorrebbe conoscere gli atti di affidamento di queste manifestazioni al fantomatico comitato spontaneo che si fa chiamare Viaggi del gusto a Cori. E soprattutto chiede da tempo come sono stati gestiti gli incassi di ottobre di circa 9.000 euro.

Poi c’è la questione dei circa 20 milioni di euro di lavori pubblici finanziati da Regione, Ministeri, Pnrr.
“Abbiamo chiesto ripetutamente un rapporto sullo stato dei lavori, sullo stato dei finanziamenti e dei pagamenti. Molti cantieri sono aperti e apparentemente fermi da tempo – sottolinea Evaristo Silvi -. Molti lavori non collaudati sono stati aperti al pubblico: ad esempio la scuola di Giulianello, oppure le Sipportica, dove, con il cantiere ancora aperto, il sindaco De Lillis ha ordinato ai residenti di tornare nelle loro abitazioni. E poi ci sono le questioni di natura finanziaria: quanto sono costati questi interventi? Sono bastati i finanziamenti ricevuti o il comune ha dovuto metterci denaro fresco? Sono tutte domande che riguardano la sicurezza pubblica e anche la sana gestione finanziaria dell’ente”.

Per finire l’interrogazione sollevata sui disservizi dell’ufficio anagrafe e della recente assunzione fatta proprio per coprire la mancanza di personale in quel settore. Invece, il neo-assunto, è stato spostato ad altro ufficio dopo numerose polemiche uscite sulla stampa e su facebook.

Non meno importanti le domande di chiarimento relative all’immobile denominato ex Stallone di Giulianello dove la minoranza chiede di conoscere la regolarità degli interventi urbanistici su un immobile di pregio storico-architettonico acquistato recentemente dall’ASBUC.

“Noi abbiamo chiesto di fare chiarezza sulla regolarità del procedimento di assunzione, sulle motivazioni dello spostamento del neo-assunto in un altro ufficio e sull’idoneità alla mansione del neo-assunto, visto che le informazioni sulla presunta non-idoneità che sono apparse sulla stampa, non sono mai state smentite dall’amministrazione”.

Il consigliere Silvi, passati i tempi prescritti per legge e non avendo avuto risposte su nessuno di questi argomenti, si è preso la briga di recarsi personalmente negli uffici comunali dove ha scoperto che un unico dirigente è responsabile del SUAP, degli affari legali, del personale é vice Segretario Generale, eppure Responsabile ad interim del settore economico e finanziario.

“Lo sconcerto – dice Silvi – è stato che questo super dirigente mi ha dichiarato di “non essere competente” sulle richieste di accesso agli atti e sulle interrogazioni avanzate dalla minoranza. In particolare, sulla richiesta degli atti relativi alla Sagra del prosciutto cotto, ha dichiarato di “essere estraneo ai fatti e di aver firmato le determinazioni dirigenziali su sollecitazione”. Di fronte a questa situazione di assoluto non governo della casa comunale, di fronte a comportamenti lesivi dei diritti di trasparenza e del ruolo dei consiglieri di minoranza, abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto”.

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