CORI, L’ALTRA CITTÀ: “FRANA SULL’OPERA DA 4,5 MILIONI. E IL SINDACO CHIUDE LA PASSEGGIATA”

L’Ente smentisce l’esistenza della frana e della “passeggiata”. Intanto chiude la “passeggiata” con i cancelli

A seguito delle segnalazioni inviate dalla minoranza alla magistratura e agli organi di controllo sovra-comunali per accertare la regolarità dei lavori e le cause della frana che a solo un mese dall’inaugurazione aveva interessato la “passeggiata” aperta al pubblico nel Fosso della Catena – sotto Via delle Rimesse -, il Genio Civile Lazio Sud Sud ha fatto richiesta al responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cori, ing. Luca Cerbara, per ottenere “tutti gli atti autorizzativi, le relazioni a strutture ultimate ed i collaudi di tutte le opere strutturali” compresa la “passeggiata panoramica”.

La prima richiesta arriva a metà marzo, ma gli Uffici comunali non rispondono. Solo a seguito di terzo sollecito, a metà maggio, l’Ente invia una nota al Genio Civile, e per conoscenza anche al capo gruppo de L’Altra Città – Evaristo Silvi -, che la considera “generica, incongruente e non esaustiva”.

Nella nota, il responsabile dell’Ufficio Tecnico attesta che “lo smottamento locale è stato ripristinato, inoltre non sono state e non verranno riconosciute ai soggetti esecutori maggiori somme” e che, la strada impropriamente denominata “passeggiata panoramica” è uno stradello di cantiere utilizzato e da utilizzare per l’esecuzione dei lavori, attività di manutenzione”. Conclude che le attività di collaudo, che al momento dell’inaugurazione non erano state espletate, sono in corso di realizzazione.

Il consigliere Silvi avanza perplessità e chiede la convocazione della Commissione Lavori Pubblici per avere risposte approfondite a molti quesiti.

Innanzitutto chiede se, dopo l’evento franoso, sono state realizzate nuove ed ulteriori indagini per verificare la stabilità e la sicurezza dell’intero intervento; inoltre se si è provveduto a canalizzare e mettere in sicurezza le numerose fogne private che scorrono sotto il versante e che, a detta dello stesso ing. Cerbara durante il consiglio comunale del febbraio scorso, sarebbero state la causa della frana.

In merito alla “passeggiata panoramica” niente si dice circa la regolarità dello sbancamento effettuato che risulterebbe non autorizzato ed eccessivo secondo le prescrizioni e le raccomandazioni dell’Autorità di Bacino del Lazio Meridionale.

Inoltre, guardando gli atti del Consiglio Comunale, risultano contraddittorie le affermazioni dell’ingegnere comunale: nella recente nota afferma che si tratta di “stradello di cantiere” mentre durante il Consiglio dichiarò che: “la strada di cantiere che è stata praticamente fatta talmente bene… che è una bella passeggiata, cioè nel senso che comunque sta in sicurezza”.

Ulteriore aspetto su cui si chiede chiarezza riguarda la decisione di inaugurare l’opera e la “passeggiata” il 18 dicembre 2022, quando la relazione a strutture finite dell’opere strutturali è arrivata solo il 18 gennaio 2023, la relazione a strutture ultimate delle opere non strutturali è stata presentata solo il 15 maggio 2023.

I collaudi sono ancora tutti da fare compreso il collaudo del giardino per i bambini, posto sullo sbancamento per la passeggiata. Sembrerebbe – spiega una nota de “L’Altra città” -, tra l’altro, che ci siano significative divergenze tra l’Ente ed i professionisti collaudatori che potrebbero compromettere la corretta conclusione dell’iter amministrativo del progetto e mettere a rischio il finanziamento. Intanto il Sindaco ha fatto porre due cancelli per impedire l’accesso alla “passeggiata panoramica”. D’altra parte, non avrebbe potuto limitarsi ad emanare un’ordinanza di divieto di accesso e di transito, in quanto la “passeggiata” non si sarebbe mai dovuta aprire al pubblico.

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