Si è insediato ieri pomeriggio nella sala consiliare del municipio di Cori il “Consiglio delle bambine e dei bambini”, organo consultivo del sindaco, in cui i piccoli possono esprimere il loro punto di vista e suggerire idee e proposte, partecipando così alle scelte dell’amministrazione per il miglioramento della città.
In 17 (tra maschi e femmine estratti a sorte da tutte le classi 4° e 5° delle scuole primarie di Cori e Giulianello) hanno preso posto, non senza emozione, sugli scranni dell’assise civica, accolti dal sindaco Mauro De Lillis e dal consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Chiara D’Elia. Ciascuno di loro ha trovato davanti a sé una pergamena con i primi dodici articoli della Costituzione, un dono dal grande significato, considerato che quelle parole esprimono i principi fondamentali su cui poggia la vita della nostra democrazia.
La delegata D’Elia ha spiegato ai giovanissimi in quale luogo si trovassero e cosa fosse il consiglio comunale, il sindaco De Lillis, ricordando l’ormai vicina festa della Liberazione del 25 aprile, ha sottolineato l’importanza dei dodici articoli scritti sulla pergamena esortando bambine e bambini a leggerli e condividerli in classe con i compagni oltre che nelle famiglie.
“D’ora in poi ci aiuterete – hanno detto entrambi gli amministratori rivolti ai bambini – a fare il bene della nostra città. Aspettiamo le vostre proposte, che siamo sicuri arriveranno copiose. E chiediamo il sostegno delle famiglie: sarà infatti importante in questo percorso, che sarà molto formativo per i piccoli ma anche per gli adulti, la collaborazione dei genitori”.
Dopo qualche iniziale timidezza, i giovani “consiglieri” hanno già iniziato a proporre alcune idee per migliorare diversi aspetti della città. Si riuniranno una volta al mese, assistiti da educatori che li aiuteranno a elaborare progetti e li accompagneranno in un’esperienza educativa impegnativa in cui sperimenteranno responsabilità e diritti.
L’iniziativa rientra nel progetto internazionale ‘La Città delle bambine e dei bambini’, che comprende oltre 200 città nel mondo e si propone di trasformare la città con l’aiuto dei più piccoli, rendendola migliore per tutti.
“Un progetto sostenuto dalla Regione Lazio – il commento di sindaco e delegata – che ha un preciso intento politico: i bambini protagonisti nel governo della città. Fare del bambino un parametro di cambiamento implica un ribaltamento di prospettiva per tutti gli attori sociali coinvolti, primi fra tutti i sindaci e gli amministratori locali. Una sfida non semplice, ma che abbiamo valutato e deciso di accettare”.