Cori, dubbi sulla sicurezza degli impianti sportivi. La minoranza è preoccupata per gli operatori e per i fruitori
Nei primi giorni di agosto i Vigili del Fuoco hanno fatto un sopralluogo presso gli impianti sportivi di Stoza ora dedicati a “Romolo Palombelli”. La ragione sembrerebbe un accertamento sulla regolarità dei requisiti di sicurezza e agibilità degli impianti stessi.
Tutto il complesso di proprietà del Comune di Cori – spiega una nota del gruppo d’opposizione “L’Altra Città” -, fino a qualche decennio fa fiore all’occhiello del territorio lepino, versa da anni in condizioni pessime. La piscina è chiusa da anni ed in condizioni fatiscenti, mentre il campo sportivo è in concessione alla ASD Monti Lepini e la palestra alla ADS Gymnastica Julia.
Le strutture sono molto frequentate, non solo per le attività delle due associazioni, ma anche per incontri calcistici, per centri estivi rivolti a bambini di età scolare, per le principali manifestazioni organizzate nella Città lepina.
“La verifica delle norme di sicurezza è quindi più che opportuna – secondo Evaristo Silvi, capogruppo de L’Altra Città all’opposizione nel Consiglio Comunale – perché la sicurezza dell’impianto è fondamentale. Solo nell’ultima manifestazione tenutasi a fine luglio, le tribune dello stadio hanno ospitato 3000 persone; vi lavorano numerosi operatori e sono frequentati da centinaia di ragazzi e ragazze”.
Anche solo a giudicare ad occhio nudo, le condizioni delle strutture, date in concessione e così ampiamente frequentate, lasciano dubbi sulla loro sicurezza e agibilità. Non sarà sicuramente un caso che, da anni, gli Enti e le istituzioni di controllo sovracomunali e la Commissione Provinciale non rilascino il loro nulla osta per realizzare le manifestazioni in quelle strutture.
La storia della ristrutturazione del complesso sportivo di Stoza è alquanto travagliata. Già una decina di anni fa, il comune di Cori aveva fatto ricorso ad un finanziamento dell’Istituto per il Credito Sportivo per circa 250 mila euro, che però sarebbero stati distratti e utilizzati per altro. Poi nel 2019 la Giunta comunale ha approvato un project financing con la società SVECO SPA per 3.725.000 euro ma non se n’è saputo più nulla.
Nel 2021, nonostante le pessime condizioni in cui versa, il complesso sportivo di Stoza è stato intitolato a “Romolo Palombelli”, sindaco del Comune di Cori che, con grande visione, volle la realizzazione di un complesso sportivo all’avanguardia negli anni ’70 del secolo scorso.
Su tutti questi aspetti, da anni, L’Altra Città chiede chiarimenti senza mai avere risposta dall’amministrazione De Lillis. “Ora abbiamo presentato un’ulteriore interrogazione per accertare se il complesso sportivo di Stozza ha le carte in regola per la sicurezza di chi li frequenta – sottolinea Silvi -. E faremo altrettanto per tutti gli altri immobili dell’Ente che sono stati dati in concessione per attività sociali”.