CORI. ATTIVATO IL PRIMO NUCLEO DI VIDEOSORVEGLIANZA

In funzione le prime 29 telecamere in 16 siti sensibili del paese. 20 sono installate in 11 aree del capoluogo. 9 in altre 5 zone della frazione. 3 le visuali dal server centrale: targhe, contesto e 360°. Il Comune di Cori ha attivato in questi giorni il primo nucleo di video-sorveglianza urbana per la protezione del territorio comunale. Il progetto, elaborato dall’Ufficio tecnico e dalla Polizia Locale, cofinanziato dalla Regione Lazio e dall’ente lepino per un importo complessivo di 135 mila euro, ha puntato principalmente a presidiare i siti maggiormente sensibili del paese, come i punti di accesso e le vie di fuga, e i principali luoghi di aggregazione. La finalità dell’iniziativa è prevenire e contrastare episodi di inciviltà, devianza e micro-criminalità attraverso un sistema in grado di fungere da deterrente, ma anche di rilevare e ricostruire tali eventuali situazioni. Sono in funzione 29 telecamere con tre diverse visuali: targhe, contesto e 360°, collegate ad un server centrale presso il Comando della Municipale. 20 sono installate in 11 aree di Cori: incrocio Via Madonna delle Grazie/Via Stoza (2); Piazza della Croce (2); Via dell’Annunziata (2); Piazza Romana (2); Via Leopardi (1); Piazza Signina (2); Via Roma (1); Via San Nicola (2); incrocio Via Casalotto/Via Arboreto (2); Via Fontana del Prato (2); Piazza Marchetti (2). 9 in altre 5 zone di Giulianello: Via Velletri–altezza campo sportivo (2); Piazza Umberto I (2); Piazza della Fontanaccia (1); delegazione(2); incrocio Via Rocca Massima/Via Artena (2). “La questione sicurezza e incolumità pubblica è particolarmente sentita anche all’interno della nostra comunità – spiegano il Sindaco Mauro De Lillis e l’Assessore ai Lavori Pubblici Ennio Afilani – motivo per il quale questo è solo un intervento iniziale al quale intendiamo dare seguito con il reperimento delle risorse necessarie a completare il piano di vigilanza. L’obiettivo ultimo è garantire una copertura esaustiva sia dei centri abitati che delle periferie. Per farlo ci siamo già attivati a vari i livelli istituzionali, cercando anche di intensificare i rapporti di collaborazione operativa con tutti gli organi statali e non preposti alla gestione della materia.”

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