Corden Pharma: la direzione aziendale ha annunciato 44 licenziamenti. A intervenire Filtecm Cgil e Uiltec
Nell’attesa di Godot, tradotto l’ancora fantomatico gruppo industriale che sarebbe interessato a rilevare lo stabilimento della storica azienda del settore farmaceutico di Sermoneta, l’amministratore delegato Filippo Rolando ha annunciato la procedura di licenziamento di 44 lavoratori.
A intervenire, dopo l’incontro, le due sigle Filctem Cgil e Uiltec che, con una nota rivolta ai lavoratori, sottolineano che “dopo mesi di assoluto silenzio, nella serata di lunedì Ia Direzione Aziendale ha finalmente convocato le organizzazioni territoriali e Ia RSU per informative”.
“Sono infatti passati tre mesi da quella riunione in Prefettura a Latina dove, con modalità a dir poco inusuali, veniva presentato davanti alle istituzioni del territorio, colui che avrebbe da Ii a poco rilevato lo stabilimento di Sermoneta e trasformato in una eccellenza farmaceutica. Tutti noi quindi speravamo di ricevere novità sullo stato di avanzamento della acquisizione, che sempre in quella famosa riunione del 21 aprile scorso, a detta dell’ing. De Rosa si sarebbe dovuta concludere entro luglio, mentre invece le comunicazioni della Direzione sono state altre, e di ben altra natura“.
“L’Amministratore Delegato dopo aver precisato che i conti economici del sito in merito alla tenuta del piano concordatario sono perfettamente in ordine ed in linea con il piano stesso, ci ha però anticipato l’imminente apertura di una nuova procedura di licenziamento collettivo per ben 44 unità. È evidente che come gli organizzatori sindacali intuiamo i risvolti che una tale comunicazione avrà sui lavoratori, i quali avevano riversato nel cambio societario, le proprie e ragionevoli speranze di uscita da questa lunga e complicata crisi, e che invece, almeno per il momento, a ancora lontana e’priva di elementi oggettivi certi“.
“Siamo naturalmente pronti ad affrontare in maniera seria e responsabile, questa nuova procedura di licenziamento collettivo, come abbiamo sempre fatto fin ora, ricercando insieme alla Regione Lazio, le possibili soluzioni per evitare il licenziamento di 44 persone“.
Tuttavia, i due sindacati dicono di essere “perplessi di come, dal punto di vista del concordato, il tutto sia ancora in linea. II Piano industriale parlava di 6 Milioni di new business nel 2022 e 12 milioni nel 2023…Francamente non abbiamo contezza se questo obbiettivo sia stata raggiunto o raggiungibile. Ci disturberebbe molto se questo sia un piano pensato ad hoc per assecondare esclusivamente gli interessi di una finanziaria lussemburghese, scatola vuota in cui sappiamo bene che sia nascosto il vero ed unico Socio ICI. E per questo che stiamo anche valutando la possibilità di richiedere al Tribunale di Latina un approfondimento sullo stato del concordato, in quanto non è assolutamente nostra intenzione, sollevare dalle responsabilità di questa crisi l’attuale proprietà tedesca che ha beneficiato in questo periodo di molti milioni di euro da parte della collettività, senza fino ad oggi mettere in campo nulla”.