COP30 E SUD PONTINO, EUROPA VERDE: IL TEMPO DI AGIRE È ADESSO

“Nel pieno della COP30 a Belém, dove i leader mondiali discutono il destino climatico del pianeta, non si può fare a meno di guardare con rammarico alla situazione dei nostri comuni. L’appello a “pensare globalmente e agire localmente” resta spesso uno slogan più che una pratica amministrativa: eppure, è proprio a livello locale che si vincono o si perdono le sfide climatiche.

A fronte di obiettivi ambiziosi – azzeramento della crescita delle emissioni, adattamento alle ondate di calore, gestione resiliente di risorse idriche e territorio – le amministrazioni del Sudpontino continuano a collocare la questione climatica in fondo alle loro priorità. Piani d’azione per l’energia e il clima assenti, scarsa promozione della mobilità sostenibile, scarsa attenzione al verde urbano: segnali preoccupanti di un deficit di visione ambientale.

Tuttavia, non tutto è perduto. Esistono misure concrete che i comuni del Sudpontino possono e devono adottare immediatamente per invertire la rotta. Un primo passo fondamentale è la stesura di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, con obiettivi chiari e misurabili di riduzione delle emissioni di CO2. I comuni devono investire nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici, promuovendo anche nei privati la riqualificazione energetica, e nel potenziamento delle fonti rinnovabili.

Inoltre, la mobilità sostenibile deve diventare una priorità: sviluppo di piste ciclabili sicure, infrastrutture per veicoli elettrici e un trasporto pubblico ecologico sono strumenti essenziali per ridurre l’inquinamento locale. La gestione sostenibile delle risorse idriche e l’ampliamento degli spazi verdi urbani e naturali rappresentano un’altra importante linea di intervento, soprattutto in vista dei crescenti rischi climatici. È indispensabile inoltre porre un freno al consumo di suolo, passando da politiche di espansione a politiche di rigenerazione urbana e recupero degli spazi degradati, per preservare il patrimonio agricolo e naturale.

Infine, è necessario promuovere campagne di sensibilizzazione che coinvolgano i cittadini, affinché ciascuno comprenda il proprio ruolo nella lotta al cambiamento climatico e nella protezione del territorio.

Le sfide climatiche non saranno vinte con discorsi o piani lasciati in un cassetto. Solo un’azione concreta, trasparente e condivisa a livello comunale può tradurre gli impegni internazionali in risultati tangibili. Il Sudpontino ha in mano la possibilità di trasformarsi da territorio vulnerabile a modello virtuoso di sostenibilità, ma serve coraggio, visione e partecipazione attiva di amministratori e cittadini. La COP30 è un monito e una chiamata all’azione: non sprechiamo questa occasione”.

Così, in una nota, i portavoce di Europa Verde Circolo Sudpontino, Beniamino Gallinaro e Mariarita Manzo.

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