COOP SOCIALI: SOTTOSCRITTO CONTRATTO NAZIONALE. UILTUS: “A LATINA PERÒ MOLTI INVISIBILI NON AVRANNO AUMENTI”

Siglata ipotesi accordo Cooperative sociali, interviene il sindacato Uiltucs: “A Latina molti lavoratori invisibili che non avranno alcun aumento”

Siglato il rinnovo del contratto nazionale delle Cooperative Sociali. “Nella Provincia di Latina – spiega il Responsabile Territoriale della Uiltucs Latina, Gianfranco Cartisano – il settore socio-sanitario assistenziale ed educativo impiega circa 2000 lavoratori, maggiormente donne e monoreddito. Per molti – circa il 50% di questa platea che lavora nelle residenze per anziani, asili nido, cooperative sociali per l’accoglienza – questo contratto non è applicato e quindi i lavoratori non vedranno riconosciuti gli aumenti contrattuali. a questi lavoratori vengono applicate altre tipologie contrattuali, contratti al ribasso che prevedono paghe orarie da fame”.

“Da anni – prosegue Cartisano – contrastiamo questo fenomeno pontino. Ricordiamo le tante vertenze, tra cui il caso della RSA per anziani di Lenola, dove le lavoratrici ancora oggi sono inquadrate come Colf/Badanti. Il contratto, essendo una Coop Sociale, dovrebbe essere quello sottoscritto in queste ore, invece continueranno ad essere inquadrate come badanti con paghe orarie difformi, al ribasso rispetto a quelle del contratto collettivo nazionale per le coop sociali. Tantissimi saranno i lavoratori esclusi in provincia di Latina dal rinnovo contrattuale perché investiti dalla volontà di molti datori di lavoro che usano contratti cosiddetti pirata e non quello previsto nel settore socio sanitario assistenziale”.

“Ai lavoratori, soprattutto donne nella Provincia di Latina destinatarie del rinnovo contrattuale, arriveranno, oltreché all’aumento della paga oraria, anche condizioni migliorative come l’inserimento della 14esima mensilità aggiuntiva sino ad oggi non prevista”, continua Cartisano.

“Nei giorni scorsi  è stato sottoscritto, dopo un anno di trattativa, l’ipotesi di accordo di rinnovo del Ccnl Coop Sociali per il triennio 2023-2025, tanto atteso da oltre 400.000 su tutto il territorio nazionale, e a favore di lavoratrici e lavoratori impiegati nel settore socio sanitario assistenziale ed educativo. L’intesa prevede un aumento medio parametrato sul livello C1 di oltre 180 euro, tra minimi tabellari ed istituzione della quattordicesima mensilità”.

Nello specifico l’ipotesi di rinnovo prevede (con riferimento al livello C1): un aumento sul tabellare di 120 euro in 3 tranche: la prima di 60 euro con la mensilità di febbraio 2024; la seconda di 30 euro ad ottobre 2024 ed la terza di 30 euro ad ottobre 2025. Prevista inoltre l’introduzione della 14esima mensilità nella misura del 50% della retribuzione tabellare che inizierà a maturare da gennaio 2025. Le parti si sono impegnate a raggiungere prioritariamente il completamento della stessa nel prossimo rinnovo.

“Inoltre – si legge nella nota della Uiltucs – è previsto un aumento della quota relativa all’assistenza sanitaria integrativa da 5 a 10 euro mese al fine di garantire maggiori prestazioni ai lavoratori; integrazione del trattamento di maternità obbligatoria al 100%; introduzione dei tempi di vestizione e svestizione pari a 15 minuti riconosciuti nell’orario di lavoro; superamento dell’articolo sull’obbligo di residenza in struttura e introduzione della reperibilità con vincolo di permanenza in struttura, con il riconoscimento di una corresponsione economica; prima importante risposta in merito al percorso di riqualificazione degli educatori al D2; l’istituzione di una commissione paritetica per la revisione dei profili professionali e la riclassificazione del personale. Inoltre, sono state rafforzate le relazioni sindacali anche a livello territoriale per stabilizzare l’occupazione. A tal proposito è previsto l’incremento al 25% legato alla clausola di stabilizzazione per il personale a tempo determinato”, conclude la nota.

“L’ipotesi raggiunta è una risposta ai lavoratori pontini che hanno la fortuna di essere inquadrati con il contratto Coop sociali. Ricordiamo – aggiunge Cartisano – che si tratta di un lavoro quasi invisibile di queste maestranze che si trovano nelle tante residenze per anziani, nei tanti asili nido comunali in appalto e privati. Anche la Coop Karibu e il Consorzio AID applicavano questo contratto Coop Sociali e a questi lavoratori non sarà riconosciuto alcun aumento, perchè rimasti senza lavoro a causa dello scandalo provocato dai rappresentanti delle stesse Cooperative i quali oggi sono rinviati a giudizio. Sono persone responsabili – dichiara Cartisano – di aver distrutto il lavoro di tanti operatori oggi rimasti senza alcuna occupazione e senza aumenti contrattuali. anche loro sarebbero stati interessati dal rinnovo contrattuale Coop Sociali, se i datori di lavoro non avessero calpestato i lavoratori per interessi diversi da quelli dell’accoglienza e dell’integrazione degli immigrati”.

In questi giorni – fa sapere Uiltucs Latina – il sindacato chiamerà a raccolta tutti i lavoratori degli asili nido, dei tanti centri per anziani, delle tante Cooperative Sociali, per illustrare e condividere la tanto attesa proposta di accordo sottoscritta, e soprattutto per continuare a combattere per la giusta applicazione del Contratto Coop Sociali ai tanti lavoratori invisibili oggi ancora sottopagati.

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