“Dopo aver spolpato la Coop MILA cercano di farla commissariare”, Erasmo Valente accende i riflettori sul caso
“La Cooperativa MILA rischia il Commissariamento a seguito della proposta avanzata lo scorso 3 agosto dalle Ispettrici del Ministero delle Imprese e del Made in Italy”. Ad accendere i riflettori sul caso della Coop, il Dr. Valente Erasmo, attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione della MILA.
“Poco più di un mese fa, in data 21 giugno 2023, venivano depositate le motivazioni della sentenza di condanna n. 624/2023 emessa dal Tribunale Penale di Cassino nei confronti dell’ex Presidente e dell’ex Vice Presidente – prosegue Valente – accusati di appropriazione indebita della somma di € 408.990,00 a danno della MILA cooperativa, di cui erano amministratori. Tale procedimento è il risultato della denuncia di alcuni soci, tra cui l’attuale Presidente, che avevano rilevato comportamenti illeciti del CDA allora in carica. Orbene, nonostante la dimostrata correttezza del nuovo consiglio direttivo, che ha operato gratuitamente per risollevare le sorti della Cooperativa, a seguito dell’ispezione straordinaria disposta da Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stata richiesta la nomina di un Commissario Governativo che si sostituisca al Consiglio di Amministrazione regolarmente in carica, per “trovare risoluzioni di tipo transattivo che allo stato degli accertamenti, non risultano probabili tenuto conto della conflittualità consolidatasi tra le parti, con indubbio beneficio di riduzione delle spese legali”.
“In sostanza – spiega ancora Valente – dal Ministero impongono la cessazione delle cause in corso ritenendo che ci sia un eccesso di spese legali che graverebbe sui conti della Cooperativa. In realtà, dal Bilancio del 2022 regolarmente approvato, risulta che i Soci abbiano speso per la gestione delle cause circa 330 euro ciascuno. Per l’anno 2023, invece, non sono stati richiesti versamenti ai Soci in quanto con gli introiti degli acconti delle prime cause vinte, tutte le spese del 2023 e degli anni a venire saranno coperte. Tale motivazione lascia,
pertanto, perplessi. L’arrivo di un Commissario Governativo – evidenzia Erasmo Valente – al contrario, costerebbe alla MILA centinaia di migliaia di euro, tra i suoi compensi e quelli spettanti ai consulenti che vorrà nominare. Inoltre, con il Commissariamento della Cooperativa i Soci si vedrebbero truffati una seconda volta”.
Poi il Dottor Erasmo Valente ripercorre la vicenda: “Per una maggiore chiarezza è bene evidenziare che tutto nasce nel febbraio del 2018 quando io stesso, da poco nominato Consigliere di Amministrazione della MILA, presentavo una denuncia alla Guardia di Finanza di Formia per le presunte condotte illecite dell’allora Presidente. Nel mese di maggio 2018 iniziavano le indagini della GdF ed arrivavano le dimissioni del Presidente. Il nuovo Consiglio di Amministrazione entra in carica il mese successivo e si trova già con una procedura di Commissariamento in corso. Intanto, i conti bancari erano stati svuotati e i creditori sollecitavano pagamenti scaduti per circa un milione di euro. Ci siamo trovati di fronte ad una montagna da scalare – prosegue Valente- senza nemmeno avere la documentazione e le registrazioni contabili; sapevamo che erano in gioco tutti i nostri risparmi che avevano consegnato alla MILA per costruire le case nelle quali speravamo di andare ad abitare un giorno. Da questa situazione la MILA ne è uscita evitando il Commissariamento, completando i lavori dei trentaquattro alloggi in costruzione, attingendo ad un nuovo mutuo bancario ed assegnando gli alloggi in proprietà a tutti i Soci in regola con i pagamenti. Nel frattempo, la condanna penale ha confermato la condotta dell’ex Presidente e della sua Vice iniziando a risarcire in minima parte la Cooperativa. Ora attendiamo l’esito delle cause civili per la quantificazione ed il risarcimento dei danni subiti, così finalmente i Soci della MILA potranno ottenere giustizia e recuperare almeno in parte quanto dagli ex Amministratori illecitamente sottratto. Le aspettative e volontà dei Soci rischiano, però, di essere compromesse dalla richiesta di esautorare il Consiglio di Amministrazione della MILA e sostituirlo con un Commissario Governativo”.
Poi il Dottor Valente chiude con un interrogativo al quale auspica di avere risposte: “Quale dovrebbe essere, in realtà, la finalità ispettiva del Ministero delle Imprese e del Made in Italy se non la verifica del regolare funzionamento della Cooperativa? Si può senza dubbio affermare che, da un’attenta analisi della documentazione contabile e sociale, nonostante i contenziosi, la Cooperativa funzioni bene. La forma della Società Cooperativa gode di alcune agevolazioni proprio perché senza fine di lucro ma sono numerosi i casi in cui viene utilizzata da alcuni soggetti proprio per trarre profitto a danno dei Soci. Ebbene, è su queste realtà che il Ministero dovrebbe concentrare la propria attività ispettiva. Evitando di paventare Commissariamenti per le Coop che funzionano”.
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