Rida Ambiente e Comune di Aprilia: per Corte di Cassazione, secondo l’Ente di Piazza di Roma, benefit non è un tributo. Rinvio del procedimento a giudice ordinario
Per le Sezioni Unite della Corte di Cassazione il benefit ambientale RIDA non può ritenersi un tributo. Lo stabilisce un’ordinanza depositata oggi, con la quale l’intero procedimento che vede il Comune opporsi alla società di via Gorgona, viene rinviato al giudice ordinario.
“L’atto depositato oggi ha un valore importantissimo – commenta l’Assessora all’Ambiente del Comune di Aprilia Monica Laurenzi – l’ordinanza di fatto boccia le motivazioni con cui l’azienda da anni evita di restituire alla Città di Aprilia l’indennizzo per i danni ambientali prodotti dall’impianto di trattamento dei rifiuti. La nostra battaglia proseguirà ora dinanzi al tribunale ordinario”.
La controversia giudiziaria tra la RIDA e il Comune di Aprilia è iniziata alcuni anni fa, con il rifiuto da parte dell’azienda di versare all’Ente di piazza Roma i benefit previsti dalla normativa regionale. Si tratta di un importo di diversi milioni di euro, che l’azienda in questi anni ha continuato a ricevere dai Comuni che conferiscono i propri rifiuti nell’impianto apriliano, senza mai versarli al Comune.
La motivazione addotta dall’azienda fino ad oggi faceva proprio leva sulla natura tributaria del benefit e sul fatto che la Costituzione vieti alla Regione di legiferare in tale materia. Ora l’ordinanza della Cassazione rinvia tutto al giudice ordinario – anziché alla commissione tributaria – proprio rigettando l’oggetto della contestazione.
“Prendiamo atto con soddisfazione della pronuncia della Cassazione – aggiunge il Sindaco Antonio Terra – l’ordinanza di oggi dà ragione alla nostra impostazione e al lavoro assicurato in questi anni dagli uffici e dai legali del Comune. I nostri sforzi non sono ovviamente conclusi, ma l’atto di oggi fa ben sperare: la Cassazione rimette finalmente l’intera vicenda sui giusti binari. Siamo convinti che questa ordinanza aiuterà anche altri Comuni, peraltro, coinvolti in procedure simili in tutta Italia”.