Nei giorni scorsi, nella sede di Fondi del Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, si è tenuto un incontro con il consigliere Cosmo Mitrano, Presidente della VI Commissione – Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti della Regione Lazio. Ad accoglierlo il Presidente Lino Conti, il Dirigente Paolo Giardino, i Consiglieri Antonio Rossi e Marco Francia, nonché il personale consortile.
Nel corso dell’incontro, Conti ha illustrato le principali opere di bonifica e di irrigazione, soffermandosi sulla crescente criticità legata alla risorsa idrica e alle misure che il Consorzio ha messo in atto per garantire i raccolti: sbarramenti di terre, turnazioni degli impianti e l’avvio di nuovi progetti finalizzati al contrasto dei cambiamenti climatici.
A tale proposito, il presidente Conti ha illustrato il progetto di un invaso con una capacità di regolazione di 8 milioni di metri cubi, destinato a migliorare la gestione dell’acqua e che, una volta realizzato, potrà garantire l’irrigazione della Pianura Pontina.
“Ringrazio la Regione Lazio – dichiara Lino Conti – per il sostegno dato ai Consorzi di Bonifica del Lazio con un aumento della disponibilità finanziaria per l’anno 2025 da 10 a 15 milioni, consentendo interventi più capillari sul territorio, utili per affrontare le sfide future”.
Il Consigliere Mitrano ha ribadito l’importanza del ruolo del Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, definendolo un valore aggiunto per l’intera provincia di Latina, che opera con attenzione ed impegno da Nord a Sud, fino ai territori di Minturno, Castelforte e SS Cosma e Damiano i cui comprensori di bonifica solo recentemente, dal 1 agosto 2022, sono rientrati nell’area operativa del Consorzio Lazio Sud Ovest. Mitrano ha sottolineato che per garantire territori ben curati e sicuri è necessario che i consorzi possano operare con innovazione e tempestività per affrontare le nuove emergenze.
La visita si è conclusa presso l’impianto di Vetere, che irriga circa 2.000 ettari utilizzando esclusivamente le acque della sorgente locale, senza attingere alla falda acquifera: un modello virtuoso per la tutela dell’ecosistema.