“La Direzione Ares 118 di Latina ancora oggi lascia i cittadini di Sonnino senza ambulanza”, a denunciarlo è il sindacato Confail Sanità Lazio
“Non comprendiamo le motivazioni di queste decisioni scellerate quando le asl spendono oltre 2 milioni di euro per i trasporti secondari che non sono emergenza-urgenza”, a dichiararlo il Segretario Regionale CONFAIL Sanita Lazio Vinicio Amici.
“Non vogliamo neanche pensare che per guerre di potere di gestione di servizi ci debbano rimettere i cittadini. Togliere un’ambulanza ed in particolare quella della postazione di Sonnino per l’intera giornata, inviandola al San Camillo di Roma per prendere un paziente e riportarlo a domicilio, significa che gli interventi che copre quella postazione parliamo di un territorio vasto che comprende i comuni di Sonnino, Roccasecca, Prossedi, Maenza, Priverno, Terracina, San Felice e Sabaudia dovranno attendere le ambulanze che arriveranno da non si sa dove”.
“Ricordiamo al Direttore della Centrale di Latina che il servizio di Emergenza-Urgenza è altro, i pazienti che chiedono l’intervento sono legati ad un filo che si chiama “tempodipendente”, ovviamente preghiamo che oggi non accada nulla su nessun territorio sopracitato, ma sappiamo benissimo l’importanza dei tempi di intervento del mezzo di emergenza, il verificarsi di questi casi mette a dura prova un sistema che già sul territorio di Roma è fallimentare”.
“Con il caldo torrido oltre al contagio che continua ad avanzare si decide di togliere i mezzi per fare qualche trasporto a domicilio lo riteniamo veramente una decisione senza ogni minimo pensiero per i cittadini che ne avessero bisogno. Se questa è la sanità laziale dove ancora oggi i cittadini pagano un’addizionale IRPEF dello 0,50 legato al commissariamento della Sanità, il cui gettito è dirottato in gran parte sui trasporti e servizi, non comprendiamo veramente cosa sta succedendo”.