CONCORSOPOLI, M5S PONTINIA: “LOVATO DEVE DIMETTERSI”

Sede ASL di Latina
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Concorsopoli, il Movimento 5 Stelle di Pontinia: il consigliere comunale di Pontinia Matteo Lovato deve dimettersi

LA NOTA – Dopo l’iniziale stupore nel leggere il nome del consigliere comunale di Pontinia Matteo Lovato nelle carte dell’inchiesta della Procura sul concorso della Asl di Latina è subentrato il fastidio e l’indignazione.

Il “movimentismo” dell’importante esponente del Partito Democratico Claudio Moscardelli non ci lascia sorpresi ma apprendere che anche le nuove leve del partito di Enrico Letta si piegano alle solite logiche opache della politica locale non ci può lasciare indifferenti. Per questo chiediamo che il consigliere Lovato rassegni immediatamente le dimissioni. Anche se Lovato non è indagato, ci sono delle ragioni di opportunità politica che ci inducono a chiedergli di fare un passo indietro.

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Dalle cronache riportate dai mezzi informazione emergono elementi che sono in forte contrasto con quella disciplina e quell’onore che la Costituzione Italiana chiede ai politici nel corso del loro mandato. 

Sarà la magistratura a stabilire se il consigliere Lovato ha superato il concorso della Asl studiando ed impegnandosi senza dover ricorre all’aiuto di qualcuno. A noi interessa sottolineare e denunciare le troppe attenzioni dell’ex segretario del PD nello sponsorizzare il consigliere comunale di Pontinia all’interno dell’Asl pontina. Attenzioni che non possono essere frutto solo della buona volontà dell’ex Senatore nel “piazzare” un suo pupillo, visto che dalle carte dell’inchiesta emerge anche il ruolo attivo di Lovato che vorrebbe “apparecchiare” una cena con ospiti speciali. 

Insomma il “nuovo che avanza” è sempre più simile al “vecchio che indietreggia”. Il Movimento 5 Stelle di Pontinia vuole spezzare queste logiche da “setta” e da “clan” che uniscono vecchie e nuove generazioni di politici più attente al proprio tornaconto personale che ai problemi delle comunità che amministrano. 

Sottolineiamo che, almeno ad oggi, il consigliere Lovato non risulta iscritto nel registro degli indagati, ma comunque ragioni di etica ed opportunità politica ne imporrebbero le dimissioni anche perché egli fa parte di una amministrazione che avrebbe dovuto rappresentare un nuovo modo di fare politica.

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