CONCORSOPOLI ASL: I MEMBRI DELLA COMMISSIONE CON L’ACCESSO AI QUIZ

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Concorsi Asl truccati: per il secondo concorso, quello dei “figli di” da 70 posti per assistente amministrativo categoria C, non ci sono riscontri plateali di domande suggerite dal Presidente di Commissione Claudio Rainone ai candidati. Eppure, sia Raione che il segretario di commissione, Mario Esposito (ai domiciliari), e un membro della stessa, Marco Molinari (non indagato), avevano la possibilità di accesso alle domande caricate sulla piattaforma dalla società affidataria NET4MARKET-CSAMED Srl

Va detto che in quel concorso da 70 posti, poi revocata dalla nuova Dg dell’Asl pontina Silvia Cavalli, risultava tra i candidati Roberta Molinari, sorella del Marco Molinari dipendente Asl ufficio Reclutamento e membro della Commissione esaminatrice. Punteggio 30 su 30 alla prova scritta propedeutica alla prova pratica. Nessuno di loro due risulta indagato, come nessun altro dei candidati è stato sorpreso a parlare con Rainone e discorrere di domande gradite all’esame. Quindi, al momento, si è nel campo delle coincidenze che non costituiscono prove.

Tuttavia, la posizione di Rainone ed Esposito, secondo i militari della Gdf e la Procura di Latina, appare compromessa in ragione del fatto che entrambi non solo potevano avere accesso ai quiz caricati sulla piattaforma, ma entrambi si preoccuparono, insieme ad altri menzionati nell’ordinanza firmata dal Gip Cario come Roberta Specchio (collaboratrice amministrativa Asl Latina, non indagata), dell’inchiesta. Specchio addirittura pensando di essere pedinata.  

“I risultati delle acquisizioni testimoniali e documentali ottenute mediante verifica del rapporto intrattenuto tra i membri della Commissione del concorso, ed in particolare il Rainone e l’Esposito con i dipendenti della società NET4MARKET – CSAMED Srl”, scrivono gli inquirenti fa emergere alcuni aspetti “inequivocabili”.

A dispetto di quanto riportato nel verbale di gara, e cioè di essere entrati in possesso delle batterie di domande da sottoporre ai candidati solo il giorno dell’esame, Esposito e Rainone avevano le domande organizzate in schede (busta a, b e c del concorso) già da diversi giorni prima.

Rainone ed Esposito, soprattutto una volta appreso dell’esistenza di una indagine penale avente ad oggetto il concorso, si sono attivamente e in più direzioni impegnati a eliminare le tracce del fatto che fossero in possesso anticipatamente di queste domande.
La Guardia di Finanza avrebbe accertato quindi che i quiz somministrati alla prova scritta sostenuta il 28~29~30 dicembre 2020 erano stati richiesti, in regime d’Appalto di Servizio con procedura “affidamento diretto” sotto soglia ad un fornitore di lungo corso dell’Asl Latina, per l’appunto la NET4MARKET – CSAMED Srl.

Secondo i verbali di gara, la Commissione Esaminatrice avrebbe potuto e dovuto prendere conoscenza del contenuto della batteria dei Quiz somministrati in sede d’esame, solo all’inizio della sessione di prova (lo prevede un decreto: il DPR 220/ 2001 art. 12).

In realtà, la cosa risulta smentita all’esito di alcune informazioni testimoniali rese dai diretti collaboratori della società esterna (la Net4market che caricava i quiz sulla piattaforma preparati da un’altra società, la Fata) che, nel riferire di aver depositato la batteria dei test (circa 370) sulla piattaforma digitale le cui credenziali di accesso erano nella disponibilità di Rainone, Esposito e Molinari sin dal giugno 2020, ribadiva che la ripartizione dell’intero data-base (370 domande) nelle varie batterie delle 3 sessioni d’esame (busta A, B e C per ogni seduta) era stato fatto dallo stesso personale dell’ASL diversi giorni prima, essendo stati così, con molti giorni di anticipo, i commissari in possesso delle batterie di quiz da somministrare in sede di esame.

Che a poter accedere ai quiz fossero anche Raione, Esposito e Molinari viene confermato anche da un dipendente della Fata, la società che fabbricò i quiz da sottoporre ai candidati. L’uomo ha confermato che dopo le notizie di stampa sul concorso dei “figli di” Rainone gli chiese di non dire che i membri della Commissione esaminatrice potessero accedere alla piattaforma con i quiz. Peraltro tutte le comunicazioni telematiche intercorse tra di loro furono cancellate dalla casella e-mail del dipendente di Fata.

Lo stesso titolare della Net4market ha dichiarato, ascoltato dagli inquirenti, di aver incontrato, il 23 dicembre 2020, quindi qualche giorno prima dell’esame scritto, il membro della commissione Esposito al quale chiese di visionare i quiz del concorso per essere certo che essi rispondessero alle esigenze concorsuali dell’ASL. Esposito rimase circa 20 minuti da solo di fronte a uno schermo di computer a visionare poco meno di 400 domande.

Una circostanza confermata anche dal titolare della Net4market che fu raggiunto persino all’Eur da Rainone che lo mise a conoscenza che c’era un giudice a Latina che si stava occupando del concorso. Rainone lo rassicurò ma gli chiese di non confermare il fatto che loro potevano accedere alla piattaforma, sussurrando anche una frase sibillina. Dal momento, infatti, che alla Net4market era scaduto il 31 dicembre scorso, Rainone avrebbe detto: “Ma poi se divento direttore amministrativo io (ndr: in quel momento era direttore amministrativo facente funzione) vediamo se riusciamo a continuare il rapporto“.

Parrebbe quindi che Rainone fosse già sicuro di diventare direttore amministrativo dell’Asl di Latina, nonostante all’orizzonte si addensasse la nube di un direttore generale considerata troppo rigida. Si tratta dell’attuale Dg Silvia Cavalli che, in effetti, a differenza di Casati, ha ritirato il concorso da 70 posti e sotto la sua dirigenza, pochi giorni prima, ad aprile scorso, Rainone ha rassegnato le dimissioni da direttore amministrativo facente funzioni.

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