CONCORSOPOLI, ASL DI LATINA NEGA REINTEGRO A RAINONE

Silvia Cavalli nuovo Direttore Generale dell'Asl di Latina (foto da abruzzo24ore.it)
Silvia Cavalli Direttore Generale dell'Asl di Latina (foto da abruzzo24ore.it)

Concorsopoli, la Asl di Latina di Latina nega il reintegro all’imputato ex direttore amministrativo facente funzione Claudio Rainone

Barra dritta per il Direttore generale dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli, che oggi, 8 marzo, ha firmato una delibera con cui rigetta la richiesta di reintegro sul posto di lavoro formulata da Claudio Rainone dopo che il Tribunale di Latina gli ha revocato la misura interdittiva dal luogo di lavoro.

La Asl conferma la sospensione di Rainone in via cautelare fino a che il procedimento penale, ossia il processo sullo scandalo dei concorsi Asl non sarà finita. La prossima tappa è l’udienza del 23 marzo quando verranno ascoltati altri testimoni, anche se il processo di primo grado non è molto lontano dal termine considerata l’accelerata impressa dall’ex presidente del collegio giudicante Aldo Morgigni nelle prime fasi (dove, peraltro, tra i testimoni è stata chiamata anche l’attuale DG Cavalli).

La Asl per respingere la richiesta di reintegro di Rainone cita due sentenze di Cassazione e Consiglio di Stato che stabiliscono che la giurisprudenza presenta l’elemento facoltativo per quanto riguarda la sospensione cautelare,

Tale giurisprudenza ha chiarito che le caratteristiche fondamentali dell’istituto stabilendo che “l’estromissione temporanea dall’Azienda del dipendente sottoposto a procedimento e finalizzata a impedire che, in pendenza di procedimento penale, la permanenza in servizio del lavoratore inquisito possa pregiudicare l’immagine e il prestigio dell’amministrazione di appartenenza, la quale, perciò, deve valutare se nel caso concreto la gravità delle condotte per le quali si precede giustifichi l’allontanamento del dipendente; ha carattere di provvisorietà e rivedibilità e impone, all’esito del procedimento penale, in vista della tempestiva riattivazione del procedimento disciplinare, di non restare inerti e di adottare sollecitamente tutte le iniziative necessarie a consentire una tempestiva ripresa del procedimento”.

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