Il vincitore assoluto della seconda edizione del Concorso internazionale di Fotografia Città di Latina è Sandro Di Camillo con l’opera Via Rupta, Rotta
MOTIVAZIONE: Una singola scena che ha la forza di raccontare una storia intera: profondità, intensità, difficoltà emergono tra i sedili di una macchina abbandonata, tra i rami che la nascondono, tra il buio che impera, tra la luce che si fa – insieme – strada e speranza. L’autore – che ha dato vita, illustrandola, a una storia ricca di significato – diventa portavoce di verità e identità che affida alla presenza umana, ed è proprio questa ad attirare la curiosità dello spettatore e a provocare sentimenti contrastanti e coraggiosi, come la forza della vita.
Ha consegnato il Premio Alfredo Loffredo, Presidente onorario di Latina Mater Ets e ideatore del Consorso internazionale di fotografia Città di Latina.
Menzione speciale Premio del Pubblico (la foto che sui canali social del Concorso ha ottenuto il maggior numero di like) a Augusta Calandrini con l’opera Natura a 432 Hertz
DESCRIZIONE SCRITTA DALL’AUTORE: Questa foto per me racchiude i tre temi proposti: speranze, bisogni e prospettive. Tutto intorno a noi viaggia ad una determinata frequenza, che influenza il nostro equilibrio interiore. La natura è il luogo in cui maggiormente troviamo il giusto accordo tra corpo e anima, perché essa possiede una frequenza a 432 hertz. Si dice che questa sia la vibrazione universale, che guarisce e dona equilibrio. Ascoltare i suoni della natura o musica con strumenti accordati a 432 hertz, come l’handpan rappresentato nella foto, è curativo per l’anima. Il nostro bisogno è proprio quello di tornare in contatto con la natura, distaccarci da una quotidianità frenetica, dove la tecnologia regna sovrana, e ritrovare il nostro accordo magico, che ci da la speranza di una prospettiva migliore. La foto è stata scattata a Latina, all’interno del Parco di Fogliano.
Ha consegnato il Premio Bruno Bulgarelli, Presidente di Latina Mater Ets.
Menzione speciale Migliori Sugnificato a Edoardo Agresti con l’opera Quale Futuro
MOTIVAZIONE: Due occhi che esprimono pensieri non detti di un bimbo che diventa portavoce di tante Speranze, di tanti Bisogni, di tante Prospettive desiderate, custodite e forse destinate a restare irrealizzabili. Eppure è lì, con una presenza che non passa inosservata, testimone di una storia che potrebbe essere simile a quella di tanti altri. Il miglior significato è negli occhi di questo bambino che, affacciato alla finestra, diventa il guardiano di un’immagine tanto potente quanto delicata, il futuro. È un manifesto di speranza, un grido di rivolta contro l’ingiustizia e la disuguaglianza. È un invito a guardare oltre il presente, a sognare un futuro migliore e a lavorare con determinazione per realizzarlo.
Ha consegnato il Premio Laura Zanoni.
Menzione Speciale miglior composizione a Davide Reccanello con l’opera Be Strong
MOTIVAZIONE: Testa alta e sguardo dritto sono spesso il modo vincente di affrontare gioie e avversità della vita. Senza scappare ma restando a osservare ogni momento, non solo come spettatori, ma come protagonisti di ciò che dipende anche dal nostro punto di vista. La miglior composizione è in questa fotografia i cui elementi sono disposti alla perfezione: il mare in tempesta, gli scogli che osservano la scena, la donna in primo piano, tutto crea una composizione armoniosa ed equilibrata, resa ancora più efficace dalla luce blu, dall’atmosfera magica della scena immortalata.
Ha consegnato il Premio Stefano Unterthiner.
Menzione speciale Miglior Luce a Marco Zaffignani con l’opera Lucia
MOTIVAZIONE: Due donne, una che ha messo da poco al mondo la vita, l’altra che di questa vita ancora dovrà imparare a sorprendersi. Sono lì, presente e futuro, speranza e attesa, paura e sogno. Ma entrambe sono testimoni e protagoniste indiscusse del senso dell’amore, della complicità, della resilienza. La miglior luce è in questa scena in cui l’unica fonte luminosa illumina e mette in risalto gli elementi che danno significato alla fotografia. È la luce che accarezza l’inizio di un nuovo giorno e di una nuova vita.
Ha consegnato il Premio Franco Fontana.
SESSIONE SPECIALE FRANCESCO MANSUTTI
aperta agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Latina
IL VINCITORE ASSOLUTO SESSIONE SPECIALE FRANCESCO MANSUTTI: Claudia Trulli con l’opera LA MIA PRIMA AMICA
MOTIVAZIONE: L’intensità di uno sguardo e della direzione di un cammino, occhi negli occhi, mano nella mano. Un istante che vale per l’eternità, un fotogramma che condensa il significato di tante cose. “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”, forse anche questo è il senso di un legame, familiare, di amicizia, di amore, qualsiasi esso sia. La famiglia è per antonomasia il primo palcoscenico in cui si impara a stare al mondo, in cui si assorbono valori, si plasmano caratteri, si sperimentano le sfaccettature della vita. Cresciamo poi prendendo ispirazione da chi ci sta accanto e da chi scegliamo che accanto ci sia. Come in questa foto, il piccolo che guarda al grande, il grande che sostiene il piccolo. Per ispirazione sorgono nell’animo impulsi e idee, per ispirazione pensiamo di agire in un modo piuttosto che in un altro, per ispirazione iniziamo a seguire la strada di chi scegliamo come Maestri. Tra questi, i fratelli e le sorelle maggiori sono i primi Maestri in assoluto, li si guarda talvolta come modelli da imitare: prendere il meglio, farlo proprio e poi tracciare il proprio unico cammino. Anche noi, con la Sessione speciale Francesco Mansutti, abbiamo tentato di tracciare una nuova strada, seguendo le orme di chi quella strada l’ha percorsa con coraggio e determinazione: a Lui ci siamo ispirati, a Lui continueremo a guardare, con la stessa intensità con cui il piccolo fratellino di questa foto guarda la sua sorella grande che lo tiene e lo terrà sempre per mano.
Ha consegnato il Premio la dott.ssa Michela Mansutti.
Menzione speciale Miglior Significato a Federico Falconi con l’opera PRIMO COLLOQUIO
MOTIVAZIONE: Nella sana e costruttiva diversità che contraddistingue l’indiscutibile unicità di ciascuno di noi, alcune cose ci accumuneranno sempre: la capacità di emozionarci ed emozionare, la volontà di riconoscere ciò per cui vale la pena vivere, la sensibilità di fermare un istante per l’eternità. Eccolo, lo sguardo di un ragazzo sul fratello che si trova davanti alla porta di un nuovo inizio, la speranza che tutto andrà bene, la certezza che qualsiasi cosa dovesse accadere ci si ritroverà lì, dalla stessa parte, a proteggersi le spalle, a condividere la strada per andare avanti. Questa immagine condensa il significato profondo dell’emozione pura e autentica.
Ha consegnato il Premio il sindaco di Latina Matilde Celentano.
Menzione speciale Miglior Significato a Benedetta Ciacciarelli con l’opera COSTRUIRE LA SPERANZA
MOTIVAZIONE: Molto spesso la risposta a tante delle nostre domande è proprio lì, davanti ai nostri occhi. Basta un momento di confronto, basta prendersi per mano, basta avere la capacità di ascoltarsi e, come accade sempre, sono i più giovani a insegnarci la semplicità del fare e del fare insieme. Piccoli zaini colorati, vicini e complici nelle gioie e nelle avversità, assistono alla costruzione di qualcosa di più grande di loro ma non lo fanno da semplici spettatori: sono lì ad aspettare risposte, con la determinazione e il coraggio del voler contribuire a costruire un Futuro migliore, a essere parte attiva di un cambiamento che, se iniziasse davvero, stravolgerebbe positivamente la vita di ciascuno di noi.
Ha consegnato il Premio la professoressa Anna De Donato.
Menzione speciale Miglior Significato a Riccardo Tirocchi con l’opera LA ZATTERA DELLE SPERANZE
MOTIVAZIONE: Un’immagine progettata nella mente e concretamente realizzata in fotografia; eppure – nella costruzione così meticolosa in cui nulla è stato lasciato a caso – emergono la forza e il grido del messaggio. Ragazzi e ragazze che rivolgono lo sguardo altrove ma sorreggono con decisione messaggi precisi di Speranze, Bisogni, Prospettive, affidati alla direzione del punto di vista del fotografo e dello spettatore, oltre che alle onde del mare e degli adulti. Che ciascuno di noi faccia tesoro di queste voci.
Ha consegnato il Premio il dott. Marco Pandozi, Fondazione Roma.
Menzione speciale Miglior Composizione a Nicola Bertoliere con l’opera SEPPUR INUTILE
MOTIVAZIONE: Alcuni vuoti non sono mai stati così pieni, alcuni silenzi non sono mai stati così assordanti: come questa immagine, il cui significato prevale più della fotografia, il cui vuoto riempie più di tanti elementi messi insieme, il cui silenzio parla più di tante parole. Rigore, simmetria, linee, tutto è come appare, ma niente è a caso. Come le persone che se ne vanno, come quelle che restano, come gli spazi lasciati abbandonati per incuranza, come quelli che attendono solo di prendere una nuova vita.
Ha consegnato il Premio la dott.ssa Sara Basile.
Menzione speciale Miglior luce va a Linda Ferrauto con l’opera LUCE ALL’ORIZZONTE
MOTIVAZIONE: Tendere la mano è uno dei gesti più semplici che possiamo fare. La complessità di questa azione è spesso data dal perché la si tende. E quando a tenderla è un ragazzo o una ragazza di oggi, ecco che il gesto diventa ancor più prezioso. Come in questa fotografia, la mano di una ragazza che si aggrappa alla rete è ricca di significato. Si appoggia, attende, si mostra, ha timore, ha speranza, osserva il presente, ripensa al passato, confida nel futuro. Cara ragazza, tu sei luce.
Ha consegnato il Premio il dott. Franco Mansutti.
Le mostre sono visitabili fino AL 28 APRILE, tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 20. Ingresso gratuito.