CONCLUSO IL CORSO D’ITALIANO PER STRANIERI, CECERE (CISL): “PARLARE LINGUA TIENE ALLA LARGA I CAPORALI”

Cisl: si è concluso il corso di alfabetizzazione per i lavoratori stranieri. Cecere: “Chi parla italiano sfugge al caporalato”

Si è ufficialmente concluso il corso di alfabetizzazione per persone straniere, un’iniziativa nata nell’ambito del progetto Laborat (acronimo di “Latina: Agricoltura, Buona Occupazione e Rete Agricola Territoriale”) e che ha previsto l’insegnamento di nozioni della lingua italiana ai cittadini immigrati, con lo scopo di favorire loro una vera e propria inclusione sociale e lavorativa nel settore agricolo.

Un progetto messo in campo dal Sindacato Confederale ed in partnership con la FISLAS, l’Ente Bilaterale per l’Agricoltura Pontina, il quale si propone di rendere autonomi e consapevoli i lavoratori, affinché possano sottrarsi alla sopraffazione di un triste fenomeno diffuso capillarmente in Italia: il Caporalato.

Il territorio pontino non è affatto estraneo ai numerosi atti di sfruttamento, contro i quali il Sindacato Confederale, nel corso degli anni, è sempre intervenuto assieme ai lavoratori stessi, attraverso manifestazioni e grazie all’aiuto diretto di istituzioni territoriali come il Prefetto.

Nel tardo pomeriggio di oggi numerosi stranieri – per lo più indiani, russi, armeni e marocchini – hanno preso parte alla giornata conclusiva del progetto presso il Centro di Formazione in Via Tiberio, ricevendo un attestato di frequenza consegnatogli dal Segretario Generale, Roberto Cecere e dalla docente del corso, la Dott.ssa Stefania Cocco.

Come Cisl nella lotta al Caporalato siamo scesi in prima linea sin dall’inizio, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno attraverso attività preventive come questa – ha dichiarato Roberto Cecere a margine dell’evento – L’insegnamento della lingua italiana ai lavoratori stranieri permetterà loro di entrare direttamente in connessione con il territorio, senza dover ricorrere ad alcuna interposizione di terzi e mettendoli così al riparo da possibili iniziative di vessazione. Tutte le istituzioni e i Sindacati si devono impegnare affinché ci sia, oltre ad un controllo serrato sul territorio, anche la possibilità di affiancamento ai lavoratori agricoli di personale che lo indirizzi nelle vicende burocratiche. Lo scopo è quello di non lasciare da soli i lavoratori più bisognosi“.

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