CONCESSIONI DEMANIALI A GAETA, L’ASSOCIAZIONE “MARE LIBERO”: “QUELLA STRANA AFFERMAZIONE DI LECCESE”

“Le spiagge non sono un bene pubblico”. Questa è la strana affermazione proferita dal sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, alla presenza di alcuni rappresentanti di Mare Libero, nella mattina dell’8 aprile, all’interno della Casa Comunale. Ma per contestualizzare meglio questa dichiarazione del Sindaco Leccese, passiamo all’esposizione dei fatti”. A spiegarlo in una nota il referente di Mare Libero APS, Roberto Del Bove.

“L’8 aprile 2025 una delegazione di Mare Libero ha incontrato il Sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, e il Dirigente del Dipartimento Patrimonio, Ing. Pietro D’Orazio, in merito alla gestione del demanio marittimo di competenza comunale. Mare Libero ha rappresentato, in particolare, le criticità contenute nella lettera del 1.4.2025, a firma del Sindaco e del Dirigente, avente ad oggetto i procedimenti di rinnovo o di rilascio di nuove concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo, ma soprattutto contenente l’estensione delle concessioni d.m. al 30.9.2027.

Tale proroga, così come le precedenti, è infatti da considerarsi illegittima come già statuito dal Tar Latina, con sentenza 728/2024, proprio in relazione ad un precedente analogo provvedimento del Comune di Gaeta, in esito del ricorso avviato dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) su segnalazione di Mare Libero. Nella stessa lettera, inoltre, si dà atto dell’avvio di procedure per il rilascio di nuove concessioni sia con la procedura cosiddetta di Project Financing (Partenariato Pubblico-Privato) che con la pubblicazione di istanze provenienti direttamente dagli interessati. La prima procedura, nei termini impostati dal Comune di Gaeta, è stata definita dall’AGCM un “tentativo (maldestro) di aggirare la normativa in materia, determinando una sostanziale proroga generalizzata, per un periodo, tra l’altro, ingiustificatamente lungo”

L’AGCM, su questa base, il 27 febbraio 2025, ha presentato di nuovo ricorso al TAR Latina contro le delibere del Comune di Gaeta per l’assegnazione, il 24 agosto 2024, delle prime cinque (su un totale di tredici) concessioni di tipo Project Financing. La stessa AGCM, nel ricorso, specifica che tutte le procedure di assegnazione delle concessioni, e quindi anche la procedura su “istanza semplice” (così definita nelle linee guida emanate dal Comune di Gaeta il 10 gennaio 2025), non possono esaurirsi con una semplice pubblicazione all’Albo comunale ma devono svolgersi con bandi di gara, unico procedimento che possa assicurare imparzialità, massima partecipazione, non discriminazione e parità di trattamento.

Tutto ciò è stato rappresentato al Dirigente e al Sindaco, ma quest’ultimo si è detto convinto della regolarità del suo operato, affermando inoltre che è dovere dell’Amministrazione comunale disporre del demanio marittimo non come bene pubblico, quindi a disposizione della collettività intera per l’esercizio dei diritti garantiti dalla Costituzione, ma come risorsa da destinare allo sfruttamento economico da parte di imprenditori privati  per lo sviluppo del turismo. 

Resta da chiedere al Sindaco Leccese: chi trae il vero vantaggio economico da questo sfruttamento indiscriminato del demanio pubblico? La risposta gliela diamo noi: principalmente poche famiglie, che pagano canoni irrisori allo Stato, praticano prezzi folli, si arricchiscono a dismisura con il demanio e spesso non tutelano né regolarizzano i lavoratori. Un recente report dell’Ispettorato del Lavoro della Provincia di Latina ha infatti rilevato come la stragrande maggioranza degli stabilimenti balneari non sono in regola da questo punto di vista.

L’Assessore all’Urbanistica Luigi Coscione, tirando in ballo il Piano di Utilizzazione degli Arenili, ha dichiarato con orgoglio che il Comune di Gaeta ha il 50% di spiagge libere – almeno sulla carta. Purtroppo l’evidenza dei fatti è un’altra, come riportato dal reportage del Guardian, il prestigioso quotidiano britannico, che l’estate scorsa, in collaborazione proprio con Mare Libero, ha messo in luce l’assurda situazione delle spiagge italiane, prendendo come modello negativo proprio il litorale di Gaeta. Il Comune di Gaeta ha infatti dato la quasi totalità delle spiagge libere in convenzione a dei noleggiatori – tra i quali annoveriamo il Presidente del Consiglio Comunale, in pieno conflitto di interessi – i quali però puntualmente preposizionano gli ombrelloni dal mattino e addirittura vendono abbonamenti sulla spiaggia libera, divenendo  di fatto stabilimenti illegali a tutti gli effetti. Tutto ciò rende, nella pratica, falsa la percentuale di spiagge libere dichiarate dal Comune di Gaeta nell’Albo delle Concessioni Demaniali della Regione Lazio.

Dal canto suo Mare Libero ha ribadito al Sindaco e al Tecnico preposto il suo impegno nel continuare a monitorare e segnalare le illegittimità riscontrate a tutti gli Enti preposti al controllo, come già fatto in passato, per le quali gli amministratori si assumono ogni eventuale responsabilità e tutti i correlati rischi”.

Gaeta, 8 aprile 2025

Mare Libero APS

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