CONCESSIONI BALNEARI, M5S LATINA: “A RISCHIO LA STAGIONE, ANCORA NESSUNA GARA”

Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere chiarezza sulle procedure di affidamento delle concessioni balneari con una nuova interrogazione a risposta immediata.

“Sulla questione – dichiara la capogruppo Maria Grazia Ciolfi – abbiamo acceso un faro sin dall’inizio, interrogando la Sindaca e l’assessore competente, ricevendo rassicurazioni sull’avvio delle gare che però, nei fatti, non sono mai partite”.

La delibera di giunta del 30 dicembre 2023 stabiliva la proroga annuale per 21 concessioni balneari, in attesa dell’espletamento delle gare pubbliche. Nello stesso giorno, la determina dirigenziale 2854/2023 non solo prorogava le concessioni fino alla conclusione delle procedure, ma approvava anche uno schema di avviso pubblico per manifestazioni d’interesse. “Tuttavia – sottolinea Ciolfi – di queste procedure non si ha alcuna notizia. Né si ha traccia dell’avviso. I ricorsi al TAR presentati dai concessionari rischiano persino di essere respinti per l’assenza dell’atto fondamentale: l’indizione delle gare”.

Già il 3 maggio 2024 la consigliera aveva presentato un’interrogazione sull’argomento, alla quale l’assessore Di Cocco aveva risposto annunciando l’imminente predisposizione degli atti. “A distanza di un anno – prosegue Ciolfi – non è stato prodotto nulla di quanto promesso”.

Criticità emergono anche a livello regionale. “L’8 aprile scorso, nella XI Commissione della Regione Lazio, è approdata una proposta di modifica al regolamento per l’utilizzo delle aree demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo. Una bozza presentata senza la presenza di alcun assessore né degli uffici competenti, tanto da costringere il presidente Tiero a ritirarla, accogliendo le richieste del M5S, delle opposizioni e persino di una consigliera della Lega. Il testo, per come formulato – osserva Ciolfi – sembra un colpo di mano: non tiene in equilibrio la tutela ambientale e il pubblico interesse con le esigenze degli operatori”.

La consigliera interviene anche sul contenzioso avviato da alcuni bagnini, che denunciano condizioni lavorative assimilabili al caporalato agricolo. “Un fatto grave, che dimostra quanto sia stata miope la decisione della maggioranza di bocciare la nostra mozione per introdurre premialità nelle gare a favore di chi assume con un salario minimo di 9 euro l’ora. Una misura definita “superflua”, ma che oggi si rivela necessaria”.

“La politica non si fa con le buone intenzioni – conclude Ciolfi – ma con atti concreti. E questa amministrazione ha prodotto un danno doppio: agli operatori, esposti a incertezze e contenziosi, e ai cittadini, che rischiano di restare privi di servizi balneari proprio a ridosso dell’estate”.

Preoccupazioni anche sul fronte della sosta a pagamento. “Ancora non è chiaro dove potranno parcheggiare cicli e motocicli. E anche quest’anno, della “rivoluzione della Marina” annunciata in campagna elettorale, non c’è alcuna traccia”.

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