CONCESSIONI BALNEARI, L’ANTITRUST BOCCIA LE PROROGHE DI GAETA E SAN FELICE CIRCEO

Concessioni balneari a Gaeta e San Felice Circeo, l’Antitrust boccia la proroga al 2027: “Ingiustificata”

L’Antitrust boccia i comuni di Gaeta e San Felice Circeo che hanno prorogato al 30 settembre 2027 la validità delle concessioni balneari, anche a dispetto dell'”inequivocabile decisione del Tar di Latina”. Si tratta, come scrive l’Antitrust nel bollettino settimanale, di “proroghe ingiustificate”.

In entrambi i casi, secondo l’autorità guidata da Roberto Rustichelli, le decisioni dei Comuni “oltre a costituire una palese elusione dell’obbligo conformativo sancito dal giudice amministrativo di primo grado, violano i principi generali a tutela della concorrenza espressi dall’articolo 49 Tfue e dall’articolo 12, paragrafi 1 e 2, della direttiva “Servizi”. La decisione di ritardare l’applicazione della normativa europea e l’apertura alla concorrenza del mercato, infatti, impedisce di cogliere i benefici che sarebbero derivati dal compimento delle procedure a evidenza pubblica in corso di svolgimento e finalizzate a nuovi affidamenti delle concessioni venute a scadenza”. 

Nel Bollettino si sottolinea inoltre che, in un contesto di mercato nel quale le dinamiche concorrenziali sono già particolarmente affievolite a causa della lunga durata delle concessioni attualmente in essere, piuttosto che prorogarne indistintamente la durata, i Comuni avrebbero dovuto procedere allo svolgimento delle procedure a evidenza pubblica finalizzate a nuovi affidamenti delle concessioni, nel rispetto dei principi di concorrenza, equità, trasparenza e non discriminazione. Per questo, il Comune di Gaeta e quello di San Felice Circeo dovranno comunicare all’Autorità, entro il termine di 60 giorni dalla ricezione del presente parere, le iniziative adottate per rimuovere le violazioni della concorrenza. Se entro tale termine le iniziative non dovessero risultare conformi ai principi concorrenziali indicati, l’Autorità potrà presentare ricorso entro i successivi 30 giorni”.

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