Il Comune di Terracina torna indietro sulle concessioni balneari e si adegua alla decisione del Consiglio di Stato
La decisione presa dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato il 9 novembre 2021 faceva seguito alle udienze del 20 ottobre e disponeva che “dal giorno successivo – ossia dopo la data del 31 dicembre 2023 – tuttavia, non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa, e il settore sarà comunque aperto alle regole della concorrenza“.
L’amministrazione comunale, ad aprile 2020, e successivamente a novembre 2020, tramite determina, aveva stabilito, in barba alla Bolkenstein, di estendere le concessioni balneari sul litorale per altri 15 anni a far data dal 1 gennaio 2019. In sostanza, una proroga monstre fino al 31 dicembre 2033.
Sia la pronuncia del Consiglio di Stato che ha posto fine all’anarchia dei Comuni, che il recente provvedimento in Consiglio dei Ministri dal Governo Draghi, che ha disposto la deadline per tutti i concessionari alla data del 31 dicembre 2023, dopodiché si andrà a gara, hanno indotto il Comune di Terracina, tramite una delibera della Giunta di Roberta Tintari votata ieri 17 febbraio, tornare sui suoi passi.
Non più quindi spiagge agli attuali concessionari fino al 2033, ma dieci anni prima: le concessioni degli stabilimenti balneari di Terracina scadranno il 31 dicembre 2023.
Dopo quella data, il Comune dovrà predisporre una gara pubblica e riassegnare i tanto desiderati “pezzi” di litorale.