COMUNITÀ MONTANE NEL LAZIO: RICORSI AL TAR CONTRO DELIBERE DELLA GIUNTA ROCCA

Tar

Uncem Lazio: inviati i ricorsi al Tar avversi alle deliberazioni della Giunta Regionale sulle Comunità Montane. Bellucci: “Creano caos istituzionale che non ha alcun senso”

“Abbiamo presentato ricorso avverso le deliberazioni delle Giunta Regionale del Lazio, che approvando i bilanci finali di liquidazione delle nostre 22 Comunità Montane e di una Comunità d’Arcipelago, prevede una nuova perimetrazione per alcune di esse che avvierebbe delle complesse fusioni di enti; la nomina di nuovi Commissari ad acta, ed infine la formazione di Unioni di Comuni Montani, di natura volontaria, che può comportare lo sconvolgimento di un assetto istituzionale consolidato da decenni.

E’ dal 2016 con la l.r.n°17, che la Regione ha avviato procedure per la trasformazione delle Comunità, intervenendo per ogni anno successivo ad integrazioni e modifiche che hanno complicato il quadro normativo sin quasi alla sua inapplicabilità.

Eppure il TUEL, Testo Unico degli Enti Locali è all’art. 27 chiarissimo circa la natura delle Comunità Montane, che sono: “ Unioni di Comuni, enti locali costituiti fra Comuni montani e parzialmente montani.”

Viene da dire anche a chi è profano di diritto: “ Ma se sono già Unioni di Comuni che senso ha applicare un altro articolo che ne prevede la volontarietà di adesione e quindi una possibile ammuina di enti, facendo mancare quella coesione ed esperienza integrata venuta avanti nel tempo?

Le Comunità Montane sono enti autonomi garantiti in più parti dalla Costituzione, quindi l’articolato della deliberazione è viziato da eccesso di potere, errata interpretazione della legge 17/16, contraddittorietà con precedenti atti regionali.

Salta poi il principio di leale collaborazione tra enti pubblici, perché revocando i Commissari attuali si interromperanno le centinaia di pratiche avviate sul PNRR, sui fondi regionali, nazionali e comunitari; sulla Strategia Nazionale Aree Interne, sulle Green Community, poiché delle 12 riconosciute ben 7 sono Comunità Montane.

Inoltre si contano numerose violazioni della legge e interpretazioni giuridiche scorrette, per esempio in violazione dell’articolo che prevede che i Commissari restino in carica sino al subentro dei nuovi legittimi organi.

C’è un diffuso eccesso di potere per manifesta irragionevolezza, che il TAR non potrà ignorare: e tutto questo perché?

Non riusciamo a trovare una razionale risposta!”

Achille Bellucci – Presidente Uncem Lazio

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