COMUNE DI SEZZE SENZA LIQUIDITÀ: BIANCOLEONE DENUNCIA

Il consigliere di Biancoleone Serafino Di Palma

Nell’articolo Sezze sull’orlo del dissesto finanziario dello scorso 8 febbraio si riportava che i residui attivi del Comune di Sezze, per la parte corrente, ammontavano già al 31 dicembre 2017 a € 19.307.706: una cifra elevatissima, soprattutto se rapportata all’entità delle entrate correnti alla medesima data, pari a € 15.958.616. Una parte di questi residui attivi rischia nel tempo di rivelarsi come ascrivibile alla voce crediti incagliati o inesigibili: in sostanza denaro che il Comune non riscuoterà mai da vecchi tributi imposti che cittadini o aziende presenti sul territorio non hanno mai saldato.

Il dato si fa ancora più preoccupante se rapportato alle reiterate anticipazioni di tesoreria, crescenti nell’ammontare complessivo annuo, a cui il Comune setino ha fatto ricorso fino ad oggi:

  • € 1.972.380,13 nel 2015
  • € 2.371.339,04 nel 2016
  • € 2.912.084, 84 nel 2017
  • € 3.378.634, 61 nel 2018

fino ai 4,4 mln di euro al 16 ottobre di quest’anno. Una crescita lineare inarrestabile nei valori!

A riguardo, il gruppo consiliare di minoranza Biancoleone, composto da Paride Martella, Serafino Di Palma e Giovan Battista Moraldo, ha presentato un’interrogazione per il prossimo “question time”. Biancoleone in particolare punta l’attenzione sul fatto che l’anticipazione di cassa nel corso degli anni è andata a peggiorare trasformandosi da strumento di correzione degli squilibri temporali tra riscossioni e pagamenti in indebitamento vero e proprio per il Comune.

Il gruppo di opposizione sottolinea che il ricorso alle anticipazioni di tesoreria, previsto dall’art. 222 del Testo Unico degli Enti Locali, si configura come una soluzione di breve periodo per superare situazioni transitorie di scarsa o insufficiente liquidità e non, invece, quale forma sistematica di finanziamento dell’ente. In aggiunta Biancoleone sottolinea che questo strumento se utilizzato indiscriminatamente può diventare particolarmente oneroso. Il Comune si troverà infatti a dover restituire in futuro all’istituto della tesoreria non solo il valore ottenuto in prestito, ma anche gli interessi maturati sulle somme anticipate.

I tre Consiglieri chiedono al Sindaco sia a quanto ammonteranno gli interessi passivi che il Comune di Sezze dovrà pagare sull’anticipazione ottenuta durante il corso del 2019, sia quali strumenti l’Amministrazione intenda mettere in campo per far fronte alla crisi di liquidità strutturale in cui versa l’erario locale.

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