Il consigliere comunale d’opposizione Emiliano Scinicariello apre un nuovo fronte: “Comune di Gaeta e la sua irregolarità contributiva”
“È sempre più insistente l’indiscrezione che il Comune di Gaeta alla data odierna – e sembrerebbe ormai da diverso tempo – non abbia la regolarità contributiva. Vale a dire il DURC negativo! Per essere più chiari, sembra che da tempo il Comune di Gaeta non paghi i contributi ai propri dipendenti. Se l’indiscrezione fosse confermata sarebbe un fatto di portata enorme, sotto diversi profili.
Dal punto di vista politico sarebbe la conferma di uno stato di sofferenza delle casse comunali che neanche la “creatività contabile” riesce più a nascondere, la “fantasia in partita doppia” pare aver sbattuto il muso contro la fredda realtà dei numeri. Al sottoscritto, che il bilancio delle amministrazioni Mitrano-Leccese non l’ha mai votato, non essendone mai stato convinto, l’asfissia finanziaria non appare una novità. Altro non è che un nodo ormai venuto al pettine. L’ultimo previsionale votato in Consiglio Comunale ben rappresentava questa difficoltà, ma nulla lasciava presagire addirittura l’impossibilità di pagare i contributi dei dipendenti, trattandosi di importi compresi tra le entrate vincolate.
C’è però un punto di vista ben più importante di quello politico, ed è quello della tenuta dei conti del Comune di Gaeta anche in relazione alla possibilità di introitare finanziamenti pubblici sovracomunali. Infatti, come affermato dalla AVCP – Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, che richiama l’Interpello del Ministero del Lavoro n. 9/2009, la regolarità contributiva deve essere accertata anche quando l’operatore economico è un soggetto pubblico.
Infatti, in virtù del principio della tendenziale parificazione dei soggetti privati e pubblici, deve essere accertata la regolarità contributiva anche degli Enti pubblici appaltatori. Ciò significherebbe, tanto per fare un esempio, che molte opere pubbliche ormai ferme da tempo per irregolarità di altra natura – ma altrettanto gravi – potrebbero non avere più la fonte di finanziamento. Ne siano d’esempio l’ormai famigerata riqualificazione del Molo S. Maria, già priva della copertura finanziaria della Regione Lazio per assenza di pareri ed altri documenti obbligatori, o il Lungomare Caboto, dove la fantomatica copertura finanziaria di non meglio specificati enti sovracomunali.
Bene, queste opere, la cui copertura finanziaria è già di per sé aleatoria (e mi meraviglia che nessuno oltre il sottoscritto ed i colleghi dell’opposizione si ponga il problema), con l’assenza di regolarità contributiva del Comune sarebbe definitivamente cancellata, data l’impossibilità di erogare il contributo da parte degli enti finanziatori. E ancora, se perdurasse l’assenza di regolarità contributiva, ci sarebbe l’impossibilità di accedere ai finanziamenti del PNRR, benché recentemente siano stati appaltati lavori in area Ex Avir proprio con la copertura finanziaria del PNRR. Insomma, un bel disastro…
La vicenda, se confermata, sarebbe dunque di una gravità inaudita, ed è bene che il Sindaco Leccese e l’Assessore al Bilancio Maltempo rispondano in merito, spero non minimizzando né con la retorica del “provvederemo”, ma documentando quanto trapela da fonti piuttosto informate”.
Lo spiega, nella nota, il consigliere comunale Emiliano Scinicariello (Partito Democratico).