Incontro “L’Europa è vicina” mercoledì 22 alle ore 18.30 a Ristorarte. Come arrivare ai fondi europei per cambiare Cisterna con gli eurodeputati Salvatore De Meo e Nicola Procaccini, l’esperta di politiche europee Lola Fernandez e il candidato a sindaco Antonello Merolla.
“Cisterna si farà trovare pronta per il piano di rinascita del Paese”. Parola di Antonello Merolla, candidato sindaco per la coalizione che vede insieme i partiti Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e Cisterna Ideale, più le liste civiche Viviamo Cisterna, Cisterna Comune, Cisterna Città.
Infatti, il candidato a sindaco ha organizzato per mercoledì 22 alle ore 18.30 presso il locale Ristorarte (via IV Giornate di Napoli, 35) a Cisterna un incontro dal titolo ‘L’Europa è vicina. L’Europa è qui e ora’ con ospite l’eurodeputato Salvatore De Meo, membro dei gruppi parlamentari Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Delegazione al comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Serbia e Delegazione per le relazioni con l’India, a incontrare le aziende, i liberi professionisti e i cittadini per scrivere nuove pagine di futuro, e l’eurodeputato Nicola Procaccini, membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Commissione speciale sulle ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell’Unione europea, inclusa la disinformazione, Delegazione per la cooperazione settentrionale e per le relazioni con la Svizzera e la Norvegia, alla commissione parlamentare mista UE-Islanda e alla commissione parlamentare mista dello Spazio economico europeo (SEE). Sarà presente anche Lola Fernandez, esperta in politiche europee.
Infatti, l’incontro verterà proprio come accedere ai finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; infatti l’Italia nel momento di rinascita dopo l’emergenza Covid19 disporrà di 248 miliardi di euro “per far ripartire la nostra economia e valorizzare i nostri territori senza lasciare nessuno indietro” sottolinea Antonello Merolla.
Come si ricorderà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. La principale componente del programma NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati). Il Piano si articola in sei missioni: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura; Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica; Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile; Istruzione e Ricerca; Inclusione e Coesione; Salute.Inoltre, il PNRR prevede anche una riforma della giustizia ed una della Pubblica Amministrazione. Il totale degli investimenti previsti è di 222,1 miliardi di euro.
Nello specifico, “Italia Domani”, il Piano di Ripresa e Resilienza presentato dall’Italia, prevede investimenti e un coerente pacchetto di riforme, a cui sono allocate risorse per 191,5 miliardi di euro finanziate attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e per 30,6 miliardi attraverso il Fondo complementare istituito con il Decreto Legge n.59 del 6 maggio 2021. Il totale dei fondi previsti ammonta a di 222,1 miliardi. Sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche e per il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Nel complesso si potrà quindi disporre di circa 248 miliardi di euro. A tali risorse, si aggiungono quelle rese disponibili dal programma REACT-EU che, come previsto dalla normativa UE, vengono spese negli anni 2021-2023. Si tratta di fondi per ulteriori 13 miliardi.
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana.
“Cisterna farà la sua parte e intercetterà fondi per dare un’iniezione di fiducia alla sua economia, si incastonerà sulle nuove rotte degli assi strategici condivisi dalla Ue e farà leva su quel percorso di transizione ecologica e ambientale che vedrà l’Italia protagonista. Il PNRR contribuirà in modo sostanziale a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere: Cisterna è pronta per percorrere una nuova strada, seguire corsie preferenziali lungo l’asse del Governo centrale e quello di Bruxelles, puntando sulla rivoluzione verde e transizione ecologica nonché sul settore scuola e formazione, valorizzando i suoi prodotti d’eccellenza nel comparto agricolo, valorizzando la mobilità sostenibile, tutelando il patrimonio ambientale e riqualificando il suo territorio, potenziando il settore sanitario: sembra che il PNRR quando è stato varato sia stato costruito per le fragilità e le criticità della nostra città. Abbiamo l’obbligo di migliorare la nostra amata Cisterna” ha dichiarato Antonello Merolla.