COMUNALI LATINA, COLETTA ALLO SCALO: “SCELTA TRA NOI E CHI HA SVENDUTO LA CITTÀ”

Latina Scalo incontra Damiano Coletta. Il sindaco: “Sostenibilità, responsabilità, bene comune. Noi abbiamo le mani pulite: la scelta è tra noi e chi ha svenduto la città”

“Il sindaco Damiano Coletta ha incontrato le cittadine e i cittadini di Latina Scalo. Si è trattato di un evento molto partecipato – si legge in una nota del comitato elettorale di Damiano Coletta – durante il quale il candidato ha ripercorso le tappe della propria amministrazione, ha spiegato alcune delle questioni più spinose e ricordato quanto è stato fatto in questi cinque anni per la zona: il potenziamento del trasporto pubblico locale, con l’aggiunta delle corse estive dirette verso il mare; la restituzione del Parco Faustinella alla comunità, così come l’ex cinema Enal che sarà una delle cinque case di quartiere di Latina; le opere di urbanizzazione in Via del Mirto; l’avvio del porta a porta, che ha innalzato la percentuale della differenziata all’80 per cento, esperienza che si sta estendendo in Q4-Q5; l’anno prossimo si prevede di arrivare intorno al 50 per cento e nel giro di due anni Latina potrà puntare ad essere il primo comune del Lazio per percentuale di raccolta differenziata.

Damiano Coletta

Il sindaco ha chiarito dubito alcuni punti: per primo il bilancio. “Bluff Coletta? La verità – ha detto – è che stanno mischiando le carte in tavola e mascherando i numeri: nel 2015 hanno lasciato un disavanzo di 30 milioni, che noi stiamo ripagando con 1,2 milioni all’anno. Noi abbiamo dovuto fare un risanamento dei conti, abbiamo sventato un default. Per tre anni abbiamo dovuto spalare fango, abbiamo dovuto riparare i danni e mettere al sicuro la città individuando possibili soluzioni ai problemi, che hanno avuto tutti la stessa matrice. L’elenco è lungo: cimitero, metro, terme, Slm, piscina, ex Icos; Latina Ambiente era un poltronificio con 30 milioni di debiti e nessuno che pensava ai lavoratori, che abbiamo tutelato noi salvando 170 posti e stabilizzandone altri 50. Tutti problemi che hanno condizionato il nostro presente e il nostro futuro, e ieri c’è chi ha avuto il coraggio di fare un evento pubblico per dire: “Noi sappiamo come fare”. Ma noi lo sappiamo come fanno”.

“Sin dal primo giorno – ha tenuto a dire il sindaco – ho sempre ragionato in termini di cosa sarebbe stato giusto fare per la comunità, e mai su cosa sarebbe convenuto fare a me. È questa la differenza tra l’amministrare una città e amministrare un comitato d’affari. Latina è stata svenduta – si pensi alla vicenda del cimitero – e noi abbiamo dovuto recuperare l’interesse prevalente che è quello pubblico. Che si ripresenti come niente fosse chi ha causato tutto questo, è un’offesa anche per gli elettori del centrodestra. 

L’alta diagnostica ad esempio è stato un passaggio importante: il progetto iniziale non aveva la sostenibilità. Noi lo abbiamo salvato, riuscendo a migliorare l’offerta sanitaria del Goretti anche grazie alla sala ibrida. Abbiamo trovato una soluzione ragionando nell’interesse della comunità.

Il teatro? Lo abbiamo trovato chiuso dal commissario prefettizio, abbiamo tentato una riapertura, ma poi abbiamo dovuto chiudere di nuovo in accordo con i Vigili del fuoco e il Prefetto perché era del tutto privo di agibilità antincendio, come lo è stato sin dalla sua costruzione, e non era più possibile andare avanti. Nessuno per trenta anni ha fatto la manutenzione al teatro e ci pioveva dentro. Noi rappresentando la comunità ci siamo messi a lavorare con senso responsabilità e abbiamo speso più di un milione di euro per sistemarlo.

C’è oggi chi torna a promettere sogni e chi invece risolve i problemi. Il ponte del Mascarello un altro esempio: il Comune lo acquistò dalla Provincia già inagibile e noi lo abbiamo dovuto chiudere; un accordo con Sogin è stato appena presentato e inizieremo a lavorare per riaprire.

Il libro con noi è cambiato perché è cambiata anche la grammatica: persino l’opposizione oggi usa termini che prima non conosceva; è cambiato il perimetro dei valori, li abbiamo portati nel nostro campo. E la coalizione che si è formata intorno a questi valori ha a cuore i concetti di bene comune, partecipazione, integrazione, inclusione, equità, pari opportunità, essere dalla parte dei più deboli perché nessuno resti indietro.

Prima Latina era conosciuta solo per gli elicotteri, oggi ha ritrovato la sua dignità ed è un esempio virtuoso a livello nazionale in tanti campi come la gestione dei rifiuti con ABC e i patti di collaborazione, di cui ce ne sono 40 attivi. 

Il 3-4 ottobre Latina sarà di fronte a un bivio: la scelta è tra il bene comune che ci porta verso il futuro e il grigiore del passato che ha fatto soltanto gli interessi di pochi”.

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