COMUNALI, CONTE A LATINA: “SCEGLIETE IL PROGETTO 5STELLE, NO AL VOTO DI CORTESIA”

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Comunali: il comizio di Giuseppe Conte a Latina al Parco Falcone e Borsellino, buona la partecipazione di pubblico nonostante l’orario

L’ora non era delle più agevoli per fare un comizio: alle 12 di un giovedì 23 settembre non ci si poteva aspettare il massimo di pubblico. Eppure la partecipazione dei cittadini c’è stata, compresa la presenza di più di qualche giovane accorso ad ascoltare il leader di un Movimento che ha smesso i toni dell’invettiva e ha imbracciato quelli della pacatezza (vedi video integrale sotto).

Pacatezza, anche se il linguaggio e i contenuti di Conte, affiancato sul palco dal candidato sindaco di Latina Gianluca Bono che lo ha introdotto (ci tiene a ribadire che “noi siamo un movimento sociale, verde e progressista“), sono netti e non mancano frecciate al suo ex alleato Matteo Salvini e a Giorgia Meloni. I leader della destra, infatti, per Giuseppe Conte non si capisce che posizione abbiano su svariati temi, tra cui, primo tra tutti, le misure contro la pandemia: un giorno per i vaccini e i Green Pass, l’altro giorno contro. E non poteva che spingere Conte su Durigon e il caso del Parco Falcone e Borsellino da intitolare al fratello di Benito Mussolini (“Ne avrei chiesto le dimissioni subito”).

Ma l’arringa dell’avvocato del popolo, come voleva farsi chiamare una volta nominato alla Presidenza del Consiglio nel 2018, non è d’attacco contro gli avversari politici, piuttosto è una rivendicazione di alcuni provvedimenti presi dai suoi Governi che, oggi, stanno dando i loro frutti: in primis il superbonus edilizio e gli incentivi di decontribuzione fiscale al sud.

Gianluca Bono e Giuseppe Conte

Non si avventura in analisi della città di Latina (“la conoscete meglio di me” – ha detto ai cittadini sotto il palco allestito dagli attivisti pentastellati pontini), ma il suo è un discorso di un leader politico che ha capito le astuzie e la prossemica della politica italiana.

Una scelta, quella di non approfondire il tema delle città in cui si sta recando, dovuta al fatto che il suo tour elettorale è molto sostenuto e ricco di date, muovendosi su e giù per lo Stivale. E una scelta ponderata anche perché, prima che iniziasse il comizio, intervistato dai cronisti accorsi al Parco Falcone e Borsellino, Conte si è lasciato scappare una gaffe, dando Latina come una città commissariata per mafia due volte.

Popolare è popolare Conte, e questo lo sa. I cittadini giunti ai Giardinetti lo amano, si vede a vista d’occhio, e vengono interpellati: tra di loro, invitata a salire sul palco, anche la consigliere comunale e candidata pentastellata Maria Grazia Ciolfi per parlare della mozione sulle comunità energetiche presentata in Piazza del Popolo.

Ciò che dice l’avvocato pugliese, che ha conquistato con convinzione gli iscritti del Movimento 5 Stelle, è sicuramente misurato, condensando il discorso di parole chiave quali transizione ecologica (“a Latina c’è che si candida nelle altre liste e ancora non ha capito che dovrà essere fatta che lo si voglia o meno. Dobbiamo tagliare le emissioni del 55%”), futuro, progetto.

E su quest’ultimo concetto fa partire la volata per il candidato sindaco Bono e il gruppo che si candida al Consiglio Comunale di Latina: “Votate il progetto, se ne vedete qualcuno di migliore sono il primo a dirvi di sceglierlo, ma non cedete al voto di cortesia, all’amico degli amici. Qui si sta decidendo il futuro dei nostri figli”. Una variabile impazzita il Movimento Cinque Stelle in queste elezioni di Latina, nessuno tra i pensosi tuttologi della provincia sa che risultato potrà avere. La sensazione è che il risultato potrà essere molto buono o deludente, forse non c’è via di mezzo.

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