Complesso monumentale di San Francesco, i chiarimenti della consigliera regionale Gaia Pernarella: ecco i progetti previsti
“Sento di dover chiarire – spiega in una nota pubblicata su Facebook, la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Gaia Pernarella – come la Regione sta procedendo sul complesso monumentale di San Francesco per sgomberare il campo da voci e imprecisioni che non credo facciano bene all’ambizioso progetto di recupero che questo luogo meraviglioso e simbolo della nostra città merita.
Già nell’estate del 2017, su stimolo e sprone di alcune associazioni di Terracina, il complesso è stato inserito insieme al Parco della Rimembranza e al Parco della Fossata, nel perimetro del Parco regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. A seguito poi degli eventi calamitosi che lo hanno messo in grave pericolo, con la ASL di Latina e la Protezione Civile regionale siamo riusciti in tempi record a procedere alla messa in sicurezza della copertura della parte medievale, a dimostrazione che quando c’è volontà, anche le istituzioni pubbliche riescono a portare avanti interventi celeri e risolutivi.
Oggi la ASL di Latina, grazie ai fondi del PNRR, ha prodotto un progetto di medicina di prossimità destinata all’esclusivo recupero della parte più moderna del complesso per la creazione di un Ospedale di Comunità, cioè un luogo di cura per le malattie croniche che prevedono terapie programmate e seguite da personale medico o brevi degenze che non necessitino di strutture ospedaliere.
Per la parte monumentale invece, che ha evidentemente bisogno di interventi più importanti, la Regione ha accolto la nostra proposta di inserirlo prima nel Piano annuale dei Servizi culturali della Regione e poi, quest’anno, negli interventi del Fondo di sviluppo e coesione finanziati dalla Comunità Europea.
È un progetto ambizioso e in 10 anni sono stati fatti dei passi importanti dopo decenni di totale abbandono da parte di tutte le istituzioni coinvolte ma il lavoro ancora da fare è tanto e i risultati raggiunti vanno difesi e portati avanti da tutti, senza distinzione: ASL, Parco, Regione e Comune. Restituire a Terracina un bene così importante ed identitario per la nostra comunità non è e non sarà semplice, servirà – conclude Pernarella – ancora più tenacia e volontà ma realizzare qualcosa di diverso ed estremamente complesso senza lasciarsi tentare da giudizi di parte e disfattismo generalizzato è un dovere di tutta la cittadinanza”.