Commissariato di Polizia di Formia, la consigliera comunale ed ex sindaco di Formia, Paola Villa, critica il nuovo cambio della guardia
“Quanto sto per scrivere non desterà né simpatie né amicizie, ma tanto disappunto. Continuo però a pensare che chi si dedica alla cosa pubblica, chi si propone e viene eletto o consigliere comunale o sindaco o consigliere regionale, o presidente di provincia o di Regione, non può restare in silenzio davanti a scelte che continuano a non tutelare un territorio.
È anche compito della politica e di chi vuole farla come scelta di impegno, non restare indifferente ed evidenziare criticità che minano la sicurezza, la salute, la crescita e l’economia di un territorio.
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Lunedì scorso, 4 novembre 2024, a meno di un anno solare, il commissariato di Formia cambia per l’ennesima volta il proprio dirigente. È questo non può essere considerato né prassi né normalità.
Tutti sappiamo quanto il sud pontino dovrebbe essere attenzionato perché territorio in cui la criminalità organizzata fa il bello e cattivo tempo, influenza imprenditoria, appalti, politica ed economia.
Formia e non solo Formia, meriterebbe un commissariato stabile, con dirigenti che non cambiano ogni due e tre, che siano informati su quanto accade e soprattutto su tutte le famiglie, i clan e i loro prestanomi che a Formia gestiscono negozi, dirigono imprese, organizzano feste e si salutano caldamente con chi amministra o ha un ruolo da amministratore.
Formia e non solo Formia, meriterebbe una maggiore attenzione da parte del Ministero dell’Interno, che non ha mai potenziato il commissariato, non ha mai eseguito un vero cambio generazionale e soprattutto non si è mai chiesto perché in questi anni, nonostante arresti, sparatorie e blitz, il commissariato di polizia non abbia condotto una operazione di contrasto al crimine organizzato.
Eppure a Formia è stato trovato il covo di Antonio Bardellino. Eppure a Formia hanno sparato a Gustavo Bardellino. Eppure a Formia hanno arrestato Katia Bidognetti. Eppure a Formia, secondo i collaboratori di giustizia, come Agostino Riccardo, venivano i Travali di Latina a “chiedere” ai Bardellino il “permesso” per fare delle estorsioni. Eppure…a Formia un commissariato non trova pace e nel giro di 11 mesi ricambia il suo dirigente.
Auguro al nuovo vicequestore di Formia, al dottor Paolo Gemma, un buon lavoro e spero che non tralasci di leggersi le considerazioni che ci sono nella corposa inchiesta denominata “Sistema Formia” andata in prescrizione, almeno per conoscere chi ha governato e chi governa questa città, che dedichi un po’ di tempo a leggersi le tante carte dell’operazione Golfo, di “Formia Connection”, dell’inchiesta “Portobello”, a leggere i verbali redatti dopo il ferimento di Gustavo Bardellino, anche quelli redatti appena un anno fa… decine e decine di pagine, ore e ore di lavoro che fino ad oggi restano nel vuoto ed anche loro, come il commissariato, non trovano pace”.
Così, in una nota, la consigliera comunale ed ex sindaco di Formia, Paola Villa (Un’Altra Città).