Comitato NoAcqualatina: noi cittadine e cittadini assistiamo all’ennesima ingiustizia che si abbatte sulla pelle delle nostre comunità del Lazio Meridionale. L’ennesimo aumento, dell’8,45 % per le bollette del 2022 con effetto di retroattività, e un aumento del 5 % per l’anno 2023.
Questo aumento è uno schiaffo a noi cittadini, perché – lo diciamo senza girarci attorno – la società Acqualatina Spa offre un servizio pessimo, indecente e vergognoso! Una delle reti di distribuzioni col più alto numero di perdite d’Italia, investimenti “fantasiosi” che spesso non vanno nella direzione auspicata: la riparazione delle condutture e il miglioramento della depurazione. La rete colabrodo mette la popolazione a rischio razionamento, genera costi energetici fuori controllo, spreca immoralmente acqua potabile. I depuratori che non trattengono azoto e fosforo (detersivi) contribuiscono ad inquinare il mare, già pesantemente compromesso (allevamenti di pesce, scarichi industriali e torrenti inquinati dall’agricoltura)
ACQUALATINA HA IL CORAGGIO – DAVVERO SENZA PUDORE – DI CHIEDERCI L’AUMENTO DELLE TARIFFE
I sindaci (ricordiamolo, dei comuni di Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Latina, Lenola, Maenza, Minturno, Priverno, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano, Ventotene) HANNO VOTATO A FAVORE! 12 Comuni a favore, 7 contrari, 4 astenuti, e 16 hanno deciso di disertare la seduta, incapaci di dissentire con chiarezza e responsabilità. La gran parte dei Comuni favorevoli sono organici a Forza Italia e ai comandi del Senatore di Fondi Claudio Fazzone, uno dei promotori e strenue sostenitore di Acqualatina.
Le altre forze politiche, le organizzazioni dei consumatori (OTUC) non hanno niente da dire?
Noi cittadini, autorganizzati liberamente dal basso in questi lunghi anni abbiamo provato di tutto per fermare questo scandalo! Abbiamo vinto un referendum, indetto una partecipatissima class action che ci è costata molto impegno, abbiamo promosso cause e autoriduzioni, proteste e manifestazioni.
Dobbiamo continuare con la diffusione dei comitati e delle iniziative a tutela dei cittadini; intendiamo organizzare una nuova forma di protesta: una auto-riduzione delle bollette per il recupero delle partite pregresse che il Gestore ha incamerato illegittimamente.
I sindaci delle città dell’Ato 4, in quanto responsabili della parte pubblica di maggioranza della società mista Acqualatina Spa devono controllare gli investimenti dell’ingente plusvalenza generata da Acqualatina Spa, e garantirne l’investimento nella riparazione delle condutture, con sostituzioni di quelle ammalorate, e nella depurazione ai più elevati livelli tecnologici possibili. la riduzione delle perdite rende inutile (ancorché costosa) qualsiasi condotta suppletiva per il trasporto di acqua da altre fonti. le sorgenti di Mazzoccolo e Capodacqua sono sufficienti anche in condizione di siccità se le perdite non fossero al 75% del carico immesso in rete.
Il Comitato richiede il riavvio della procedura per rendere completamente pubblica la gestione delle fonti e degli acquedotti.