Nuovo colpo presso il deposito Enel Latina: i soliti ignoti si sono introdotti all’interno della struttura in Via Torre la Felce a Latina
Hanno portato via materiale elettrico e attrezzature per un ingente valore di decine e decine di migliaia di euro. Un colpo messo a segno, con tutta probabilità, da un banda di ladri ben organizzata che ha studiato nei minimi particolari l’effrazione, sapendo cosa andare a prendere una volta introdotti dentro la struttura di E-Distribuzione di Enel in Via Torre la Felce, nel capoluogo di provincia.
A scoprire il furto sono stati, la mattina del 30 settembre, i dipendenti del deposito che hanno riaperto i cancelli per andare a lavorare. I ladri hanno colpito indisturbati, senza che scattasse l’antifurto e senza che alcuna telecamera li riprendesse, nel corso del weekend. Difficile stabilire se sabato o domenica, o persino venerdì sera.
I ladri si sarebbero introdotti dalla parte posteriore del deposito attraverso una grata che si trova vicino al tetto del deposito. Una volta entrati, hanno fatto razzia dei materiali più costosi, il che significa che sapevano bene cosa andare a prendere.
Anche ad aprile, il deposito era stato preso di mira dai ladri che avevano messo un maxi furto di rame. I carabinieri della stazione locale erano intervenuti iper un furto messo a segno nel corso della notte.
Come ricostruito dai militari, una banda aveva danneggiato il muro di cinta della centrale e si era introdotto all’interno dell’area, dove aveva portato via un ingente quantitativo di rame. Furono rubati diversi cavi elettrici da circa 20 metri ciascuno, collegati alle cabine, per un peso complessivo di 100 chili di rame. La stessa centrale elettrica era stata già presa di mira pochi giorni prima, nella notte del 3 aprile scorso, quando un tentativo di furto aveva provocato un blackout su buona parte della città di Latina.
In questo ultimo caso, accaduto nel weekend scorso, a intervenire sono stati gli agenti della Squadra Volante, dopodiché sul luogo si è recata la Scientifica per risalire a qualche tracciata lasciata dalla banda. Il caso è stato poi affidato alla Squadra Mobile di Latina.