COLPITO DA INTERDITTIVA ANTIMAFIA IL CONSORZIO NESTORE: TRA I SERVIZI EROGATI ANCHE QUELLI AL SUD PONTINO

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Prefettura di Caserta

Firmata l’interdittiva antimafia a carico del Consorzio Nestore che eroga servizi anche al Distretto socio-sanitario LT5 (Comuni del sud pontino)

La Prefettura di Caserta ha firmato l’interdittiva antimafia nei confronti del Consorzio Nestore riconducibile a Pasquale Capriglione, ex guardia carceraria e imprenditore di Carinola finito sotto la lente della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli lo scorso dicembre. Ex poliziotto penitenziario, secondo la DDA, Capriglione sarebbe in rapporti con Luigi Lagravanese ed entrambi legati alla fazione Schiavone del Clan dei Casalesi attraverso un paio di società.

Il Consorzio Nestore ha concluso un accordo col Distretto socio sanitario Lt5, in particolare con il Comune capofila di Gaeta per servizi di di assistenza a soggetti fragili e disabili. E peraltro già da prima aveva rapporti con i comuni del sud pontino.

“Il consorzio – spiega il consigliere comunale di Formia Paola Villa che ha commentato l’interdittiva casertana – raccoglie una serie di cooperative sociali che hanno gestito e gestiscono ancora servizi al cittadino, come l’assistenza domiciliare, servizio mense, accompagnamento disabili e persone fragili. Questi servizi sono stati erogati per Asl di Caserta, Comuni e distretti sociosanitari. Tra questi anche il distretto LT5, che dal 2018 ha come capofila il Comune di Gaeta”.

“Nel 2021 proprio il nostro distretto sociosanitario – ricorda il consigliere comunale di Formia Paola Villa – ha affidato una serie di servizi al Consorzio Nestore. È da tempo che si richiede all’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Formia una riunione allargata con gli altri comuni per il distretto sanitario (appartengono al distretto i comuni di Gaeta, Minturno, Spigno, Itri, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Ventotene e Ponza oltre Formia), è doveroso, dopo questa decisione della Prefettura di Caserta chiedere una riunione tra i comuni del distretto e avere chiarezza su tutti i servizi e gli appalti ancora in essere sia del distretto che del Comune di Formia”.

“Questa interdittiva antimafia mette nero su bianco la mastodontica spartizione degli appalti riguardante i servizi sociali, un grande tesoretto per le associazioni criminali da sempre. D’altronde non possiamo dimenticare che proprio il comune di Formia, si trovò nel 2004 al centro di un’inchiesta denominata “Formia Connection” e riguardava proprio servizi svolti da cooperative sociali, inchiesta che a giugno 2019, a distanza di oltre 15 anni dai fatti, portò in carcere Angelo Bardellino ed altri. Già nel 2019 come amministrazione ci ponemmo diverse domande legate al Consorzio Nestore per le tante lamentele pervenute in comune dei diversi dipendenti sulla non regolarità dei pagamenti, molte mensilità venivano pagate in ritardo, poi nel 2021 l’inchiesta della DDA di Napoli, ed oggi l’interdittiva antimafia. Ora – conclude Villa – è il momento che il distretto sanitario LT5 si incontri e si confronti sulla questione”.

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