La giunta comunale ha approvato oggi il progetto di fattibilità per la realizzazione del collegamento rapido di massa tra Latina e Latina Scalo.
“Una delibera di Giunta, quella appena approvata, con oltre 200 allegati e migliaia di pagine di approfondimento che messa a confronto con la delibera di Consiglio con appena 5 allegati sulla base della quale è stata scelta l’opzione progettuale più “idonea”, ci fa capire quanto il Consiglio comunale di Latina abbia completamente abdicato alla sua funzione di indirizzo e controllo nei confronti di una Giunta che fa e dispone a proprio piacimento”.
Così commentano i consiglieri di Latina Bene Comune, Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, in merito all’approvazione del progetto e alle decisioni prese dall’esecutivo.
“Del resto su un progetto da 156 milioni di euro dovrebbe essere assolutamente normale avere tempi e modi per studiare, confrontarsi, aprire all’approfondimento ed al confronto con l’intera città. Ed invece tutto questo è mancato – sottolinea anche la segretaria del movimento, Elettra Ortu La Barbera – Ci sarebbero moltissime cose su cui confrontarsi perché in ballo c’è una vera e propria rivoluzione che coinvolge interi territori.
Sarebbe stato anzi obbligatorio farlo perché è così che, giustamente, si stabiliscono i capitolati d’appalto, lo Statuto comunale, le leggi dello Stato e quelle europee. Ma a Latina questo non succede. L’amministrazione Celentano ha voluto togliere alla città il dovuto approfondimento e così ci terremo, se mai verrà realizzato, un progetto che conserva in sé gran parte delle criticità che si portava dietro la vecchia metro dell’epoca Zaccheo”.
“Il progetto scelto da quelli bravi – spiegano ancora i consiglieri – prevede infatti di realizzare il tracciato sulla direttrice di via Epitaffio, senza approfondire con cura l’alternativa, a nostro avviso più valida e sostenibile, che per noi è e rimane la mare-monti. Il progetto mare-monti viene liquidato con poche emblematiche parole e giudicato “poco opportuno”.
E quanto opportuno sarà vedere sparire tutti i pini di via Epitaffio, tombinare i canali, vedere eliminati i parcheggi e i marciapiedi di Corso Matteotti e di via Emanuele Filiberto per far posto a due corsie riservate per i grandi autobus previsti dal progetto? Non era forse più opportuno realizzare una nuova, attesissima, direttrice stradale di cui il Comune già detiene il progetto definitivo per la sua totalità ed esecutivo per un terzo? Una strada, la mare- monti, prevista dal piano regolatore e quindi libera da insediamenti importanti, con espropri da fare limitati nella maggior parte ad aree agricole, poco costosi e sicuramente più sostenibili di quelli fatti in aree urbanizzate.
Andiamo invece a imboccare il cul-de-sac di via Epitaffio, con centinaia e centinaia di espropri da realizzare, togliendo a quella naturale direttrice la possibilità di avere un collegamento ciclabile degno di questo nome, obbligati a rivoluzionare buona parte della viabilità di Latina e Latina scalo. Insomma, un progetto da 150 milioni di euro meritava ben altra condivisione che una Commissione ed un Consiglio convocati d’urgenza e con documenti marginali, se non altro per non rischiare di ripetere gli orrori del passato”.