“Durante la precedente amministrazione da noi guidata siamo riusciti con grande sforzo a impedire il definanziamento di 80 milioni di euro che erano stati stanziati per il progetto della metropolitana leggera, mai andato in porto perché insostenibile economicamente e per il quale l’amministrazione correva il rischio di dovere pagare un risarcimento da 30 milioni nei confronti della società concessionaria Metro Latina per un contenzioso durato 10 anni”.
A parlare è il gruppo consiliare di Latina Bene Comune, composto dai consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, in merito al voto in consiglio comunale del collegamento con Latina Scalo.
“Durante l’amministrazione Coletta riuscimmo a ottenere un finanziamento di 718 mila euro per produrre la revisione di quel progetto relativo al collegamento con la stazione. Ora su quel project review si potrebbe ottenere un finanziamento totale di 155 milioni partecipando a un bando con scadenza fissata al 31 maggio. Senza alcuna condivisione ci viene chiesto di decidere di votare una delibera sulla base dello studio di fattibilità che indica via Epitaffio come il tragitto migliore, anche se nei fatti conserva numerose criticità evidenziate anche dai tecnici. Una scelta priva di un iter partecipativo che invece era richiesto nel bando di affidamento. Una scelta che viene fatta senza alcun senza alcun confronto con le opposizioni e con i portatori d’interesse. È mancato, ancora una volta, il confronto con la città. Ricordiamo a questa amministrazione che le criticità vanno affrontate e gestite in anticipo e non ex post, con il rischio di impedimenti prolungati o peggio ancora di ricorsi. È una questione di metodo. E il metodo di questa maggioranza è sempre la negazione del meccanismo partecipativo. Solo lo scorso novembre, in un consiglio comunale monotematico richiesto dalle opposizioni, siamo riusciti finalmente a parlare nel luogo deputato di questo importantissimo progetto per la città e in quella sede erano stati espressi grossi dubbi anche dalla maggioranza in merito al tracciato scelto dai tecnici, quello di Chiesuola – spiegano ancora i consiglieri di Lbc – Era doveroso che il tema dovesse essere approfondito per verificare nelle sedi dovute e confrontandosi con la città anche se gli altri due scenari alternativi, di via Epitaffio e della Mare Monti, potessero essere rivalutati. Arriviamo invece oggi, dopo che per mesi questo tema è sparito dal dibattito pubblico, con la convocazione urgente di una commissione e di un consiglio e con una delibera scritta in modo pasticciato e in cui mancano molti passaggi. Oggi in aula abbiamo denunciato ciò che prescrive il capitolato, ovvero l’obbligo dell’ istruttoria pubblica già nella fase di scelta del percorso migliore.”.
“Riteniamo fra l’altro che il recupero del progetto mare-monti – aggiungono i consiglieri – potesse essere quello economicamente più vantaggioso, ma non è stato preso in considerazione perché ufficialmente non compatibile con i tempi, quando oggi in realtà la questione ‘tempi’ ha assunto evidentemente un rilievo minore vista la scelta effettuata da questa maggioranza di via Epitaffio. Responsabilmente abbiamo deciso di astenerci in coerenza con il percorso da noi fatto, ma nello stesso con il grande rammarico di aver perso una opportunità di una scelta convinta e condivisa”.