COLLEGAMENTI MARITTIMI DA/PER LE ISOLE PONTINE, I CHIARIMENTI DELLA GUARDIA COSTIERA

La Guardia Costera di Terracina chiarisce sul caso dei collegamenti marittimi di linea (merci e passeggeri) da/per le Isole Pontine

I limiti operativi del porto di Terracina in termini di lunghezza massima delle Navi sono attualmente fissati dall’Autorità Marittima in cinquanta metri con una disposizione inserita nel Regolamento del porto approvato con ordinanza 34/2017.

Anche prima dell’approvazione dell’attuale Regolamento del porto, il limite dei 50 metri di lunghezza era inserito nell’Ordinanza precedente, la n. 58/1994.

La disposizione che consente di scalare il porto di Terracina a condizione che le Unità non superino i 50 metri di lunghezza esiste pertanto da decenni, ed è ben nota tanto agli Enti Territoriali che agli stakeholder che hanno operato ed operano nel comparto del trasporto marittimo di linea sulla direttrice Terracina – Isole Pontine.

La limitazione operativa dei 50 metri di lunghezza contenuta nei provvedimenti dell’Autorità Marittima è strettamente legata al fatto che il porto di Terracina è un porto canale, sprovvisto di un vero e proprio bacino di evoluzione: l’unica banchina impiegabile per l’ormeggio di traghetti è collocata alla radice del Molo Gregoriano, e per raggiungerla le Unità in ingresso percorrono una navigazione in acque ristrette tra il Molo stesso (a sud) e il molo che chiude la Darsena di Levante (a nord): analoga navigazione, in senso inverso, va compiuta in fase di uscita dal porto.

Quanto alle limitazioni operative del porto in termini di pescaggio massimo, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, alla fine del 2023, ha preso atto dei dati di fondale (riferiti all’aprile 2023) comunicati dalla Regione Lazio all’esito di una campagna di mappatura dei fondali della zona dei traghetti e dell’avanporto commissionata a Società specializzata. I dati batimetrici ufficiali, acquisiti nel rispetto degli standard fissati dall’Istituto Idrografico della Marina (gli unici che consentono l’utilizzabilità del dato) hanno comportato la necessità di ridurre il precedente limite di pescaggio massimo dell’area dei traghetti, che fino a quel momento era pari a quattro metri: l’Ordinanza 6/2024 del 20 febbraio 2024, atto dovuto adottato dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina a tutela della sicurezza della navigazione, ha infatti modificato il citato Regolamento del porto, ha reso nota ai Naviganti la carta batimetrica prodotta dalla Società specializzata e ha ridotto tale limite di pescaggio massimo a tre metri; sono stati lasciati invariati gli obblighi di portata generale a carico dei Comandanti delle Navi per fronteggiare la mutevolezza dei fondali che caratterizza il porto.

Pur consapevole del fenomeno di progressiva riduzione dei fondali che caratterizza il porto di Terracina, più volte segnalato agli Enti Territoriali e certificato anche dall’Ordinanza 6/2024, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina non ha evidenza documentale di alcun evento straordinario (incagli, ritardi, sinistri ecc.) denunziato nel 2023, ai sensi dell’art. 182 del Codice della Navigazione, dai Comandanti dei traghetti che hanno operato nell’ambito del contratto di servizio con la Regione Lazio per assicurare il collegamento in continuità territoriale con le Isole Pontine.

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