COLETTA AL CENTRO ANZIANI: “PRIORITÀ AI FRAGILI E ALLA MEDICINA DEL TERRITORIO”

Assistenza sanitaria e domiciliare, vicinanza alla terza e quarta età, cure per i più fragili, politiche a favore dell’invecchiamento attivo. Questi i temi al centro dell’incontro di venerdì tra il candidato sindaco Damiano Coletta e il centro socio culturale anziani Vittorio Veneto. 

L’ex primo cittadino Damiano Coletta ha esordito raccontando come è stata affrontata l’emergenza sanitaria nei periodi più critici della pandemia: “Mi sono trovato a guidare una nave in tempesta, occupandomi per prima cosa della salute dei cittadini, delle persone anziane e dei fragili, che rischiavano di più e che scontavano anche la solitudine e l’isolamento che le misure di contenimento imponevano. In quel periodo ci siamo preoccupati di chi viveva solo in casa: abbiamo fatto una mappatura della popolazione e istituito un referente di quartiere che potesse raccogliere tutte le necessità di chi aveva bisogno di spesa o di farmaci. Questa è una rete che va implementata ancora attraverso l’integrazione socio-sanitaria. Possiamo addirittura pensare a un mediatore informatico che garantisca la possibilità di effettuare prenotazioni per esami e visite”.

“C’era poi una crisi importante che si andava sviluppando – ha spiegato ancora – con persone che entravano in una nuova povertà e che improvvisamente, nel giro di qualche mese, non avevano più reddito. Il Comune si è occupato anche di questo: con i buoni pasto abbiamo assistito 8mila persone, l’80% delle quali sono state poi inserite in un percorso. Non potevamo solo offrire un aiuto temporaneo ma dovevamo strutturare un percorso di sostegno che potesse durare nel tempo”. 

“Viviamo più a lungo ma dobbiamo anche vivere bene – ha dichiarato – e su questo è necessario sviluppare politiche che favoriscano l’invecchiamento attivo. Esistono finanziamenti che possiamo intercettare. E’ un impegno preciso che prendo, perché questa particolare sensibilità ha sempre caratterizzato le passate amministrazioni che abbiamo guidato. Il lavoro che vogliamo fare va anche in questa direzione: è la medicina che deve andare nelle case e non gli anziani ad andare in ospedale. Dobbiamo creare modelli di supporto costruiti sulla medicina del territorio, lasciando l’ospedale soltanto per i casi in cui la patologia non può essere gestita a casa. Questo è un modello che avevamo già elaborato con l’attuale direttrice della Asl Silvia Cavalli e che ho seguito in prima persona come presidente della Conferenza dei sindaci sulla sanità”. 

Infine, sui centri sociali: “Svolgono un lavoro di enorme importanza. E’ un vostro sacrosanto diritto avere un rapporto diretto e un confronto con il sindaco. Un rappresentante dei centri sociali, insieme all’assessore di riferimento e a un funzionario, dovranno periodicamente fare il punto della situazione con l’amministrazione comunale. Questo è un altro impegno che prendo, insieme a quello dell’ascensore per la struttura. Verrà firmata una determina per un avviso di gara che riguarda la manutenzione dei centri sociali. Sarà un servizio biennale che, grazie al fatto che abbiamo messo i conti in ordine, potrà beneficiare di risorse maggiori”.

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