COCAINA A SABAUDIA: INTERROGATI I PUSHER ARRESTATI DAI CARABINIERI

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L’indagine dei Carabinieri di Sabaudia iniziata a novembre 2021 sullo spaccio: interrogati tre dei coinvolti

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha ascoltato nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia tre delle quattro persone, ritenute pusher tra Sabaudia e Latina, coinvolti nell’operazione eseguita dai militari dell’Arma di Sabaudia.

Ieri, 22 febbraio, infatti, all’esito di articolata attività di indagine, su disposizione del Procuratore della Repubblica Aggiunto Carlo Lasperanza e del Sostituto Procuratore Giuseppe Miliano, che hanno diretto l’indagine, i Carabinieri della Stazione di Sabaudia hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dallo stesso Gip Giuseppe Cario, nei confronti di altrettanti indagati per il reato di detenzione e spaccio di cocaina. Si tratta di Davide Cappelletti, Maurizio Compagno, Cristian e Gianni Compagni, difesi dagli avvocati Vita, Palmieri e Gallinelli.

A comparire davanti al Gip Cario, Davide Cappelletti, arrestato già nel marzo 2022, nell’ambito della medesima indagine, Maurizio Compagno e Cristian Compagni. Questi ultimi due, sottoposti al misura cautelare del carcere, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre Cappelletti, che si trova agli arresti domiciliari, ha confermato di aver tenuto la cosiddetta retta, ossia di aver custodito in casa la droga. Per quanto riguarda il quarto indagato, Gianni Compagni, verrà ascoltato in altro interrogatorio: è stato arrestato, come noto, a seguito di approfonditi accertamenti dei Carabinieri, mediante la collaborazione internazionale, dalla Guardia Civil spagnola a Las Palmas, comune dell’arcipelago delle Canarie, laddove aveva aperto un’attività imprenditoriale.

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L’attività di indagine, iniziata nel mese di novembre 2021 a seguito di diversi sequestri di sostanza stupefacente a carico di alcuni assuntori locali, tutti individuati nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Latina, ha permesso di appurare – spiegava una nota dei Carabinieri – come gli odierni arrestati, di cui uno residente a Sabaudia, uno a Latina ed uno sottoposto agli arresti domiciliari per precedenti reati concernenti le sostanze stupefacenti, gestissero, nell’abitazione di uno di questi, un’ampia e fiorentissima attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

A seguito di approfondite indagini, i militari dell’Arma hanno potuto ricostruire le modalità di distribuzione dello stupefacente, che veniva dapprima acquisito e custodito da uno degli odierni arrestati, per poi essere spacciato a Sabaudia, nell’abitazione di uno degli arrestati. Un’attività illecita che non conosceva soste, spiega una nota dei Carabinieri. Giorno e notte gli acquirenti della provincia pontina affluivano verso l’abitazione sede dello spaccio, anche più volte al giorno, per acquistare le proprie dosi di sostanza stupefacente. Diversi assuntori, infatti, dopo i controlli di polizia in cui sono stati segnalati all’autorità amministrativa a seguito del sequestro di sostanza stupefacente per uso personale, subito ritornavano dagli arrestati odierni al fine di acquistare nuove dosi, prontamente recuperate e sequestrate dai Carabinieri di Sabaudia.

Nel corso delle attività d’indagine, i Carabinieri, a marzo 2022, avevano già tratto in arresto 2 persone, tra cui Cappelletti, sequestrato oltre un chilo di cocaina purissima, recuperando materiale per il taglio, il confezionamento e la pesatura delle dosi, una pistola di provenienza illecita e somme di denaro contante ritenute provento dell’attività illecita, a riprova dell’eccellente andamento commerciale della piazza di spaccio.

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Nella mattinata di ieri, 22 febbraio, nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, i militari hanno perquisito le abitazioni in uso agli arrestati anche col supporto e la partecipazione di un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri Cinofili di Santa Maria di Galeria, rinvenendo ulteriori 188 grammi di cocaina in parte suddivisa in dosi ed in parte ancora in “palle” da tagliare, opportunamente occultate all’esterno dell’abitazione incriminata, in uno dei canali di bonifica che scorre davanti quella casa, nel comune di Sabaudia.

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