Una vicenda di tradimenti e foto intime: si è concluso il processo a carico di un 40enne di Sezze, accusato di stalking
Condannato a 1 anno di reclusione dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Elena Nadile. È questo l’esito del processo in cui era imputato il 40enne di Sezze, F.M., difeso dall’avvocato Marta Censi. L’uomo doveva rispondere di stalking ai danni del compagno della sua amante con cui aveva intrattenuto una relazione clandestina. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Virginia Ricci, si è costituto parte civile e il giudice ha condannato l’imputato a risarcirlo in separata sede civile.
La vicenda si è dipanata dal 2021 fino ad oggi, un periodo in cui l’imputato avrebbe messo in pratica tutta una serie di comportamenti molesti nei confronti dell’uomo, arrivando persino a pedinarlo, minacciarlo di morte con scritte raffiguranti una croce davanti l’abitazione e a vergare messaggi inequivocabili: “Sei un cornuto”.
La persona offesa, peraltro, una volta scoperta la tresca, avrebbe contattato la compagna dell’imputato odierno, provando un approccio di natura sessuale, fino a che i due non si sarebbero scambiati foto intime. Non solo. L’odierna parte civile, anche lui di Sezze, si è anche rivolto alla nota trasmissione televisiva “Le Iene” per rappresentare gli atti persecutori da lui subiti, tanto da presentare decine e decine di denunce alle forze dell’ordine.
Oggi, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 8 mesi. L’avvocato Censi, nella sua arringa, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato. Al termine della camera di consiglio, è arrivata la condanna. Scontato il ricorso in Appello per una vicenda di intrecci amorosi finiti davanti ad un’aula di Tribunale. Un finale diverso dal noto film “Closer” in cui ad intrecciarsi erano i destini di due coppie tra tradimenti e scenari hot.
