Il tecnico ambientale Giorgio Libralato, che in materia di storie di inquinamento locale della provincia di Latina è ormai accreditato come uno dei più esperti, dal suo blog rilancia domande, le cui risposte sono risultano ancora inevase, inerenti alla vicenda della contaminazione da cloruro di vinile della falda acquifera che passa sotto la ex centrale nucleare di Borgo Sabotino a Latina.
“Tre anni e mezzo fa (17/3/16), durante la conferenza dei servizi per inquinamento delle falde, nessuno dei rappresentanti delle istituzioni e degli enti presenti aveva mostrato di essere sorpreso dalla notizia che c’erano 3 “trincee”, un eufemismo al posto della parola “discariche”, all’interno del sito nucleare di Borgo Sabotino. In realtà gli enti partecipanti alla conferenza di servizio la situazione la dovevano conoscere in quanto le “trincee” erano già state identificate e definite nella documentazione prodotta e agli atti“, così Giorgio Libralato introduce la questione cloruro di vinile relativamente all’aspetto dell’inerzia degli enti coinvolti a cui spetta il compito di far luce su questa pesante vicenda di inquinamento causato da cancerogeni.
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“Siccome non abbiamo più avuto notizie ufficiali da allora e non risulta ritirata l’ordinanza di divieto di attingimento dell’acqua dai pozzi per consumo umano nella zona, come mai la notizia ritorna solo adesso? Cosa hanno fatto in questo tempo? Gli enti interessati al controllo cosa hanno fatto? E se non hanno fatto nulla perché? Perché la Commissione ambiente del Comune [di Latina, ndr] e della Provincia non ne parlano? Oltre alla conferma, da parte dell’Arpa Lazio, della presenza di cloruro di vinile all’esterno del sito nucleare, anche se in quantità non pericolosa per l’uomo, pur in presenza di soli 3 campionamenti e ricercati in 3 pozzi non in condizioni ideali di prelievo, secondo le dichiarazioni dell’Arpa Lazio. Adesso si scava per quantificare la dimensione dell’area interessata. Ci sarebbero calcinacci, plastica e amianto.
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Dalla conferenza dei servizi 17.3.2016, alcune domande e risposte per facilitare l’argomento:
- Come e quando è stato scoperto l’inquinamento da cloruro di vinile?
- Nell’autunno 2013, Sogin ha avviato la campagna di caratterizzazione del territorio. Queste prime analisi hanno evidenziato su tre campioni di acqua di falda superficiale valori anomali della concentrazione di cloruro di vinile. Ciò è stato comunicato immediatamente alle Autorità e agli Enti interessati e, il 2 agosto, è stata diffusa una nota stampa.
- Quando sono state effettuate le ultime verifiche nei pozzi interni alla centrale nucleare e quali risultato hanno dato?
- I prelievi dei campionamenti sono stati effettuati a novembre comunicati a febbraio. Il piezometro Enea ha avuto la percentuale di 20,3 per la presenza di cloruro di vinile, il limite ammesso è di 8,3 (CSR concentrazione soglia di rischio – 0,5 CSC concentrazione soglia di contaminazione) al di sotto del quale non ci sarebbe rischio per la popolazione.
- Chi e dove ha effettuato i controlli all’esterno del perimetro della centrale nucleare?
- I prelievi li ha fatti l’ArpaLazio il 12 marzo e i dati erano già disponibili il 17 marzo. I controlli sono stati effettuati all’interno dei pozzi nei giardini di 3 consorzi adiacenti o in prossimità della centrale nucleare: 1) via Bottero (seconda traversa) a circa 5-600 dal confine della centrale nucleare; 2) consorzio Foce Verde a circa 50-100 m dal confine della centrale nucleare; 3) consorzio Santa Rosa a circa 100 m dall’incannucciato confine della centrale nucleare;
- C’è presenza di cloruro di vinile all’esterno del perimetro della centrale nucleare?
- Sì solo nel consorzio Santa Rosa con dati fluttuanti tra 0,04 e 0,09 comunque al di sotto dei limiti di rischio
- Quando è stato presentato al comune di Latina dalla Sogin la caratterizzazione dell’area l’analisi di rischio sito specifica?
- Il 18 febbraio 2015 assunta con protocollo 23338.
- Quando la Asl di Latina ha segnalato il pericolo per la salute?
- Con nota AUSL prot. 29091 del 30.12.2015 cui è seguita il 25 febbraio del Comune di Latina l’Ordinanza n.4/AMB/2016.
- Cosa hanno chiesto i vari enti?
- La Regione Lazio ha chiesto il censimento dei pozzi autorizzati, regolari o denunciati alla Provincia di Latina, ricerca che chiederà sicuramente diverso tempo. In conseguenza la regione Lazio chiederà la chiusura dei pozzi non regolari.
- Cosa ha chiesto la Provincia di Latina?
- Dopo aver espresso il parere precedentemente è in attesa dei lavori della Conferenza.
- Cosa ha chiesto l’Arpalazio?
- Alla Asl di collaborare per le varie analisi e ricerche. Alla Sogin di presentare nei tempi tecnici, un progetto di intervento che, per il carattere dell’emergenza, non deve essere approvato ma condiviso con i vari enti. Di aumentare i piezometri, nella zona dove è stato accertato l’inquinamento, di aumentare la cadenza dei controlli (oggi annuale) almeno ogni 3 mesi, di effettuare attività di contenimento dell’inquinamento.
- Era presente alla conferenza Acqualatina?
- No, non è stata invitata“.
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