CLAUDIO MARCHIORI, L’UOMO CHE PIEGA IL TEMPO OLTRE I 40 ANNI: IL FRATELLO, DANIELE NARDI, L’ARRIVO A NOTTE FONDA, LA VITTORIA

Claudio Marchiori runner dell'Atletica Setina, classe 1976.

A 39 anni, quattro anni fa, Claudio Marchiori pesava 90 chili. Come succede a molti una mattina davanti alla moglie Claudio dice: “Adesso basta, bisogna tornare a muoversi. Torno a correre all’aria aperta!”. Banali esigenze di peso e l’inizio delle belle giornate estive spingono l’ex calciatore a correre. Le strade di Sezze sono spesso mal asfaltate, piene di buche e irregolari, ma i sali e scendi tra pianura e collina non possono essere un pretesto per non correre, semmai rappresentano una sfida, il banco di prova.

ESTATE 2015, SI COMINCIA!

Nell’estate del 2015 i tempi non sono eccezionali per un ex sportivo, ma sono comunque una base di partenza: 4 minuti e 20 secondi ogni km. Si può migliorare, si deve migliorare. Già allora Claudio percorre 10 km ogni giorno con la maglia dell’associazione sportiva Atletica Setina: tre quarti d’ora di corsa, il resto del tempo è dedicato allo stretching e ad esercizi da fermo. Un anno dopo e molti chili di meno il tempo giornaliero dedicato alla corsa è raddoppiato: 1 ora e mezzo e una media di 20 km. Tre quarti d’ora all’ora di pranzo durante la pausa lavoro, altri 45 minuti dopo le 18.45 (finita la giornata lavorativa). Sulle medie distanze (i trial) è già competitivo, anche se il podio è ancora lontano.

Da sinistra Claudio Marchiori, Mauro Anzalone e Sergio Contenta

ALIMENTAZIONE E SUPPLEMENTI ALIMENTARI

Nel frattempo anche l’alimentazione è cambiata. Non si improvvisa più e alle 7 del mattino colazione con albume e farina d’avena, pasta al pomodoro a pranzo con l’aggiunta di insalata o frutta. Il giusto apporto di carboidrati e vitamine insomma. A cena arriva l’apporto proteico: carne o merluzzo. E in più ancora frutta. Integratori alimentari? Certo, la mattina carnitina in grado di liberare acidi grassi e tradurli in fonte energetica immediata da bruciare con la corsa, oltre all’arginina,  aminoacido con proprietà vasodilatatorie idoneo all’accelerazione del trasporto dei nutrienti ai muscoli. Soffrendo di ritenzione idrica la creatina per lui è sconsigliata. Sali minerali (magnesio e potassio) durante l’arco della giornata. A fine corsa intorno alle 20 un cucchiaio di glutammina per ridurre l’acido lattico, l’eterna minaccia per la muscolatura degli arti inferiori di tutti gli sportivi. 

L’INCIDENTE DEL FRATELLO LIDANO 

22 aprile 2017 ore 14. Avviene un incidente che gli cambia l’approccio alla vita e allo sport. I due fratelli Lidano e Claudio devono scaricare del materiale edile in un magazzino di Via Maina (pianura setina). Claudio scende dal camion e tenta di aprire il magazzino, quel giorno la serratura proprio non ne vuole sapere e il cancello non si apre. Lidano intanto è rimasto alla guida di una gru e attende Claudio. Finalmente dopo vari tentativi la serratura si sblocca, ma Claudio non fa in tempo a girare la testa verso il fratello che la gru ha toccato inavvertitamente i fili dell’alta tensione. Lidano stramazza al suolo folgorato e in preda a convulsioni.

Claudio Marchiori

IL RISVEGLIO DOPO 6 GIORNI

Il pronto intervento dei sanitari, il ricovero immediato al Goretti, sei giorni di coma farmacologico indotto e finalmente il risveglio davanti ai familiari. Un miracolo! Claudio insiste a distanza di 2 anni nel dire che, nonostante conoscessero entrambi benissimo quel posto, dai due fratelli Marchiori quei fili non erano mai stati notati fino al momento dell’incidente. Quasi non fossero mai esistiti prima. Da quel momento Claudio torna a credere pienamente in Dio. Durante la corsa non tiene più nella testa solo i tempi e l’andamento, ma ci sono anche i “Padre Nostro” ad intervallare. La preghiera durante gli allenamenti, la preghiera durante le competizioni nelle fasi più delicate.

PSICOLOGIA DI CORSA

Quando hai coperto un quarto del percorso hai bisogno di raccogliere le forze mentali che ti sostengano fino alla metà, quando sei a 2/3 del percorso inizia la fase più delicata. Le energie fisiche cominciano a toccare la riserva, subentrano le paure e allora devono essere le risorse mentali a darti la forza. La preghiera diventa fondamentale più per scacciare le ansie che per darti la carica. La carica te la dai tu e a 9/10 della corsa, a 4/5 km bisogna accelerare. Il traguardo deve arrivare il prima possibile e bisognare tirare, sprintare, a volte bisogna stare attenti a non incorrere nello strappo muscolare.

LA MARATONA DI LATINA

Il 2 dicembre 2018 alla maratona di Latina l’atleta setino arriva sesto con 2 ore e 47 minuti. Non sono più le 3 ore e 7 minuti dell’anno prima. Davanti a lui sono tutti più giovani, tranne il ciociaro Gianni Mattacola (quarto classificato). A Prossedi l’11 dicembre è terzo. Ora la montagna da scalare passa attraverso l’appennino tosco-emiliano: la 100 km del Passatore!  

LA LEGGENDA DEL PASSATORE

Scarpe leggere con buoni ammortizzatori sotto la soletta. L’abbigliamento è fondamentale e una maglietta o dei pantaloncini in cui non stai comodo, o che semplicemente non ti piacciono esteticamente, ti condizionano mentalmente in negativo. Il 25 maggio 2019 c’è l’appuntamento della 100 km: partenza a Firenze e arrivo a Faenza. La gara più massacrante di tutta l’Italia centrale. Claudio arriva ben preparato sia fisicamente che psicologicamente. Avvengono però una serie di avversità che gli rendono infernale la gara.

Gli atleti al nastro di partenza in occasione dell’edizione del 2019 del Passatore (fonte www.100kmPassatore.it)

CONCENTRAZIONE E PICCOLE FOBIE PRIMA DELLA GARA

Si parte alle 15 da Firenze. Claudio ha quattro magliette di ricambio, di cui una appena comprata in un negozio sportivo di Firenze, e una indosso. Pochi minuti prima dello “start” quella maglietta da poco acquistata solo al tatto non gli piace più, via dalla scorta! Piccoli dettagli che diventano cruciali quando la concentrazione è alle stelle. Una di meno a disposizione, poco male. Non è questo che può rovinare una gara programmata da tempo.

L’APPENNINO TRA FIRENZE E FAENZA

Si parte e inizia subito a piovere lungo i primi 4 km all’interno della cintura metropolitana fiorentina. Piove a dirotto lungo le salite e le discese delle colline toscane, al 12° km a Borgo San Lorenzo. Piove anche peggio sull’appennino tosco-emiliano al passo della Colla al 49° km. E lì la salita ha pendenze da capogiro. Bisogna correre sulle punte. Pazienza. A Claudio la pioggia piace, è il sole che batte in verticale il suo tabù e l’acqua sulla maglietta e sulle scarpe se vuoi non la senti. Se smetti di pensarci, non ti appesantisce in maniera determinante.

Cristian Falcone. Podista di Norma di chiaro talento.

AL 70° CHILOMETRO SI BLOCCA TUTTO

Al 70esimo chilometro a Marradi è 25esimo, il passo fin qui è stato buono. Qui però avverte un blocco a livello gastro-intestinale. Ha mangiato 400 grammi di riso, e non di pasta come suo solito, e per qualche strana ragione non riesce più a digerire. L’amido e le catene di acido linoleico non vanno né su né giù, si sono bloccate come un malloppo lungo l’apparato. Persino un sorso d’acqua non gli porta alcun giovamento, anzi forse è pure peggio.  Rallenta, l’andamento non è più quello di inizio corsa e perde posizioni su posizioni. Gli passano una novantina di corridori avanti. 

IN ROMAGNA ARRIVA IL GRIDO: “FALLO PER DANIELE NARDI!”

Al 90° km in piena notte arriva nel piccolo comune di Casaglia nel ferrarese: è uno spettacolo di gente, una bolgia di tifosi. Uomini, donne e anziani che applaudono e ti incoraggiano. Bambini che fanno un tratto di strada con te correndo. Il podista setino indossa in quel momento una maglietta in memoria di Daniele Nardi, l’alpinista suo concittadino tragicamente scomparso il febbraio scorso tra le vette rocciose del Nanga Parbat. Claudio ormai ha l’andamento di una lumaca e appare affaticato agli occhi di tutti. Gli si avvicina dal pubblico un ragazzo di corsa e gli grida “Dai fallo per Daniele Nardi!”.

ARRIVO A FAENZA NELLA NOTTE

A volte arrivano le parole giuste dall’esterno al momento opportuno. Quel ragazzo in realtà è un residente in carne ossa del piccolo centro romagnolo, ma le sue parole sembrano scese dal cielo. Quell’incoraggiamento è dinamite pura, gli ultimi 10 km passano in un battibaleno, Claudio taglia il traguardo alle 3 di notte e conserva la posizione (120esimo in 10 ore 2 minuti). Quando tutto va storto e subentrano problemi di salute l’importante è arrivare.

Il podista di Alvito dell’Atletica Santa Marinella Carmine Buccilli (fonte ultramaratonemaratonedintorni.com) 

DOMANI IL GIRO DEL GRAN SASSO

Per Marchiori è il trentenne di Norma Cristian Falcone della Running club Latina il maestro nello stile, ma il ciociaro di Alvito Carmine Buccilli dell’Atletica Santa Marinella il più forte di tutti nel sud-Lazio. Equilibrio mentale e spirito di sacrificio. Migliorare i propri tempi giorno per giorno al di là dei piazzamenti: quelli arriveranno. La giornata andata storta, nella competizione e negli allenamenti, è il punto di caduta da cui risalire con un  nuovo slancio. Il 10 giugno per Marchiori arriva il primo posto al circuito podistico di Mezzomonte, alle pendici del Circeo. Qualche giorno fa c’era lo splendido percorso collinare della 10 km dell’Abbazia di Valvisciolo, domani c’è il giro dell’ultramaratona del Gran Sasso (50 km). Partenza e arrivo a Santo Stefano di Sessano. Ma quanto è bella l’Italia di corsa!

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